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 2006  marzo 29 Mercoledì calendario

IZZO

IZZO Giuppy Roma 3 aprile 1968. Doppiatrice. «[...] fa parte di una grande dinastia di doppiatori: padre, madre, le sorelle Rossella e Simona. [...] ”Sono una vera figlia d’arte [...] i miei genitori hanno sempre lavorato insieme. Abbiamo avuto un biglietto da visita notevole. [...] il primo film? Goodbye amore mio con Richard Dreyfuss: avevo sei anni. Mio padre mi insegnò a casa tutte le battute, [...] Grazie al doppiaggio ho la dizione perfetta, so parlare in pubblico. In tv ho fatto [...] I puffi. Tutti in falsetto, alla fine non hai più voce. [...]” [...]» (Silvia Fumarola, ”Il Venerdì” 14/1/2000) • «La definizione più acuta del mestiere di doppiatore l’ha data Giuppy Izzo, figlia di Renato, insegnante di doppiaggio e fondatore della ”Pumais due”, una delle società storiche come la CVD, la Fetit, la Cast e altre: ”Per fare bene questo lavoro si deve essere morbosamente morbosi: sapere tutto del film che stai per doppiare e tutto dell’attore che interpreta il tuo personaggio. Devi annullarti nel lavoro, provando passione in quell’annullamento che cancella la tua personalità ma esalta la tua creatività”. Lei, che è la voce di Renée Zellweger nei Diari di Bridget Jones e altro, ma è anche Meredith in Grey’s Anatomy, segue questo mestiere come una vocazione. solo così, afferma, che si possono ottenere risultati alti. Se si cercano gli applausi, il consenso, le foto sui giornali, meglio cambiare subito. Doppiatori non si nasce, si diventa. Si nasce attori. Ovvero occorre saper recitare per fare bene il doppiaggio. Ma occorre anche un forte spirito di collaborazione perché il doppiaggio non è un lavoro solitario. Si parte dalla traduzione, poi si va all’adattamento dei dialoghi, si passa al direttore di doppiaggio, si finisce con i tecnici che curano il suono e il messaggio. [...]» (Simonetta Robiony, ”La Stampa” 29/7/2007).