Corriere della Sera 23/3/2006. Sull’episodio vedi anche Alexander Stille, Citizen Berlusconi, 23 marzo 2006
«A Catania stanno indagando su Dell’Utri». La frase attribuita a Luciano Violante, allora presidente della Commissione Antimafia, apparvfe sulla ’Stampa’ e scatenò una bufera politica
«A Catania stanno indagando su Dell’Utri». La frase attribuita a Luciano Violante, allora presidente della Commissione Antimafia, apparvfe sulla ’Stampa’ e scatenò una bufera politica. Era la vigilia delle elezioni del 27 marzo 1994: «"Quello che vorrei da Berlusconi sono risposte precise su alcuni punti. Perché ad esempio non dice chiaro che non vuole i voti di Piromalli?". E ancora: "Berlusconi, a proposito della richiesta di arresto di Dell’Utri, dice ad alta voce: ’Se noi vinciamo le elezioni queste cose non capiteranno più’. Ebbene questi sono dei segnali. Bastano discorsi del genere a far dire alla mafia: quelli sono bravi picciotti». Scoppiò il finimondo. Violante negò di aver mai usato quelle parole, si dimise dalla presidenza dell’Antimafia e disse di essere caduto in una trappola