Paolo Condò, ཿla Repubblica 24/3/2006;, 24 marzo 2006
«La differenza, eh... Io credo che sia il piacere che sento nella parte dell’allenamento in cui provo le giocate nuove
«La differenza, eh... Io credo che sia il piacere che sento nella parte dell’allenamento in cui provo le giocate nuove. Ci dedico del tempo ogni giorno. Penso una mossa, studio come tradurla in pratica, all’inizio sbaglio e il pallone mi scappa, ma dopo un po’ diventa più docile. Attenzione, però: non sono mai numeri fini a se stessi, ma giocate che elaboro per ingannare il difensore e dare un vantaggio alla mia squadra. Ecco, questo per me è il piacere» (Ronaldinho).