Varie, 23 marzo 2006
PISTOCCHI
PISTOCCHI Maurizio Cesena 14 aprile 1956. Giornalista tv. Mediaset. Il moviolista «[...] più sulfureo, più immerso nel ruolo, quasi che avesse studiato moviola all’Actor’s studio [...] suo zio Guido suonava Louis Armstrong nella banda arboriana di Indietro tutta. Lui era già nella nascente redazione sportiva di Mediaset o qualcuno gli chiedeva se fosse parente, oggi chiedono la stessa cosa ai suoi parenti. Una carriera tenacissima, con spunti da leggenda: nelle interviste, ha sempre sostenuto e nemmeno troppo tra le righe, che è merito suo l’arrivo di Arrigo Sacchi al Milan. In effetti era stato vice dell’Arrigo nelle squadri minori intorno a Fusignano, e quando si trattò di esportare la panchina romagnola alla metropoli, Sacchi si prese il Milan e lui divenne il suo seguace più incrollabile, avvalendosi del mezzo tv per proporsi come pasdaran del tecnico più detestato d’Italia senza arrendersi mai, nemmeno di fronte all’evidenza. Sempre la leggenda narra che ai mondiali Usa, a due minuti dal crollo totale con la Nigeria, Pistocchi avvampasse di fronte al teleschermo ripetendo come un automa: vinceremo il mondiale, comunque arriviamo in finale. Sono storia, invece, i suoi scazzi furibondi in diretta notturna - sempre ai mondiali Usa - col povero Massimo De Luca, che tentava di contrastarne gli eccessi pur sapendo che è impossibile, a Mediaset, contrastare colui che ha portato Sacchi al Milan [...]» (Antonio Dipollina, ”Il Venerdì” 13/3/1998).