Varie, 23 marzo 2006
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Longoni Giuseppe
• Seregno (Milano) 24 aprile 1942, Seregno (Milano) 22 marzo 2006. Calciatore. Terzino sinistro, aveva iniziato nella Primavera dell’Inter. Il debutto in A col Como, poi giocò nel Modena e nel Cagliari. Alla Fiorentina approdò nel 1969-70, subito dopo il 2° scudetto viola, giocando 106 gare (5 gol) in 4 stagioni. Concluse la carriera nel 1973 al Vicenza. «[...] La malattia di Longoni si era manifestata all’improvviso, con sbandamenti e vuoti di memoria. Da ’95 aveva subito tre ictus e da un po’ di tempo le sue condizioni si erano aggravate. Vasculopatia cronica, questa la diagnosi, e lesioni cerebrali. Ultimamente l’ex terzino viola non camminava, aveva perso la memoria e non riusciva a nemmeno a parlare. [...]» (Giuseppe Calabrese, ”la Repubblica” 23/3/2006). «[...] Ha vissuto gli ultimi nove anni in silenzio, prima su una sedia a rotelle, poi adagiato sul letto di casa sua a Seregno. [...] Nessun rapporto col morbo di Lou Gehrig o con altri mali che la scienza abbia in qualche modo messo in correlazione con la pratica sportiva, ma la morte di questo ex difensore di Modena, Cagliari, Fiorentina e Vicenza, inevitabilmente riporta l’attenzione sullo sfortunato gruppo viola dei primi anni Settanta: troppi i giocatori che ne fecero parte e che sono stati colpiti da sindromi degenerative, tumori, infarti, leucemie. [...] Coincidenze che, a proposito di quella Fiorentina, sono diventate davvero tante. Il primo a morire fu il centrocampista Bruno Beatrice, di leucemia nell’87.Un attacco di cuore nel 2003 stroncò il compagno di squadra Nello Saltutti a soli 56 anni; un cancro alle tonsille l’anno dopo portò via Ugo Ferrante. [...] E la lista si allunga se si prendono in considerazione i guai patiti da altri ex viola: a 51 anni una crisi cardiaca fece temere per il grande Giancarlo Antognoni; con un tumore al fegato ha combattutoMimmoCaso; il portiere Massimo Mattolini è ancora vivo grazie a un trapianto di reni; un ascesso al cervello ha colpito Giancarlo De Sisti che, però, ha sempre decisamente negato qualsiasi possibile legame tra questi fatti. Altri suoi ex compagni (come Saltutti) e i loro familiari hanno, invece, spesso ricordato ilmassiccio ricorso ai raggi Roentgen per curare la pubalgia, al Cortez, al Micoren, da parte dell’equipe medica della Fiorentina di quegli anni. Da quelle accuse è nata un’inchiesta della magistratura edei Nas [...]» (Massimo Arcidiacono, ”La Gazzetta dello Sport” 23/3/2006).