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 2006  marzo 20 Lunedì calendario

ADAMO Nicola

ADAMO Nicola Cosenza 31 luglio 1957. Politico. Pd (ex Ds). Famoso dall’agosto 2004, quando mise incinta il sindaco di Cosenza Eva Catizone (nonostante fosse sposato con un’altra) • «Per tutti erano diventati ”Adamo ed Eva”. Lei, il sindaco di Cosenza Eva Catizone. Lui, il segretario regionale dei Ds calabresi Nicola Adamo. Il loro è stato un outing sentimental politico [...] Quando la prima cittadina – single e da poco separata – ha dichiarato di aspettare un bambino. E a 48 ore di distanza Adamo, sposato con due figli, ha rivelato di essere il padre. Polemiche e attacchi politici si sono sprecati [...]» (Angela Frenda, ”Corriere della Sera” 25/4/2005) • «[...] maggior scandalo scatenò la decisione di Adamo di non riconoscere il figlio (Filippo Eugenio, nato il 30 dicembre 2004, ndr) alla nascita. Alla rottura del rapporto privato tra i due si aggiunse la frattura politica. Parte dell’Unione con a capo il segretario dei Ds Adamo sfiduciarono la Catizone non votando il bilancio e lei il 18 gennaio del 2006 fu costretta a dimettersi dall’incarico di primo cittadino. Solo ad aprile 2006 Adamo riconobbe il bambino, subito dopo le elezioni politiche che videro i due dividersi ulteriormente. Adamo venne eletto alla Camera tra le fila dei Ds, mentre la Catizone, pur candidata per la Lista dei Consumatori, non venne eletta. [...]» (’La Stampa” 6/9/2006) • «[...] ”Ora basta: il riconoscimento di paternità l’ho richiesto ed avrei voluto che si fosse fatto almeno un anno addietro. Non mi è stato concesso. A dimostrazione posso richiamare numerosi atti che provano questa verità”. Si diceva che il padre avesse deciso di riconoscere il figlio dopo che il bambino era rimasto coinvolto in un incidente. Ma su questo il vicegovernatore è stato categorico: ”Si è proceduto al riconoscimento concordando l’appuntamento all’anagrafe molto tempo prima che accadesse l’incidente. Basta con le falsità”. Eva Catizone, però, è stata pronta a replicare. ”A onor del vero giova ricordare che finalmente, e sottolineo finalmente, si è giunti al riconoscimento di paternità solo a seguito della trattativa da me intrapresa ed avviata dai miei legali”. Adamo ha invece puntualizzato di voler assumersi ”ogni responsabilità per esercitare il ruolo di un padre non solo biologico, ma vero sotto tutti gli aspetti, anche se distinto e distante dalla madre”» (’Corriere della Sera” 24/4/2008) • «’Associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio”: sono queste le accuse contenute in un avviso di garanzia notificato ieri mattina al vicepresidente della Giunta regionale della Calabria Nicola Adamo. Assieme all’esponente dei Democratici di Sinistra, nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sono finiti la moglie Enza Bruno Bossio e Giulio Grandinetti segretario dell’esponente politico. Secondo il Pm Luigi De Magistris, che coordina le indagini, Adamo e la moglie sarebbero coinvolti in presunti illeciti nell’erogazione di finanziamenti a società operanti in vari settori e soprattutto nel campo l’informatica. Enza Bruno Bossio è infatti una manager nota per aver svolto ruoli di primo piano in aziende alle quali sarebbero stati affidati incarichi e appalti regionali. Adamo in questo contesto si sarebbe attivato per favorire l’elargizione dei finanziamenti in favore della consorte. Denaro che sarebbe stato erogato dal 2000 ad oggi, e quindi anche dal governo regionale di centrodestra. possibile che questa inchiesta sia collegata con un’indagine, sempre della procura di Catanzaro, sulle truffe per la costruzione di depuratori in Calabria. [...] La notizia dell’avviso di garanzia è stata diffusa dallo stesso vicepresidente della Giunta, che ieri ha incontrato i giornalisti per dirsi ”assolutamente estraneo ai fatti”. Adamo ha espresso la volontà di ”non sottrarsi all’indagine”. Aggiungendo di essere pronto a ”collaborare con la giustizia”. Secondo il diessino, dalle carte che gli sono state notificate non si evince ”alcuna condotta o atto che possa suffragare l’ipotesi di reato”. [...]» (Giuseppe Baldessarro, ”la Repubblica” 6/9/2006) • «Schiaffi e pugni. La Pinacoteca che ospita le tele di sangue e di passione di Mattia Preti è stata ieri mattina teatro di una sconcertante furibonda lite fra il vicepresidente della giunta regionale Nicola Adamo e la moglie. Verso le 13, l’esponente diessino e la signora Enza Bruno Bossio sono giunti con le rispettive macchine davanti all’antico palazzo. Sono scesi, ed è iniziata una discussione subito degenerata in un vero e proprio scontro fisico. La Bruno Bossio ha cominciato il match afferrando il marito per la cravatta. E la reazione - riferiscono i testimoni - sarebbe stata estremamente violenta: Adamo avrebbe sferrato una serie di pugni alla consorte (costretta, pare, a farsi medicare in ospedale). Solo le grida di alcuni dipendenti del palazzo avrebbero interrotto la colluttazione, e impedito il peggio. La vita privata di Nicola Adamo è stata piuttosto movimentata: nel 1988 sposò Enza Bruno Bossio, conosciuta nelle sezioni del Pci. L’unione, da cui sono nati due figli, è stata messa in crisi dalla chiacchieratissima relazione con Eva Catizone, nel 2004, e dalla nascita del piccolo Filippo. Il rapporto con l’ex sindaco di Cosenza è ormai finito. Ma, a quanto pare, in casa Adamo non è tornata la serenità» (’La Stampa” 29/9/2007).