Corriere della Sera 7/3/2006, Antonio Debenedetti, 7 marzo 2006
PIRANDELLO
«Pirandello [...] si è iscritto al partito fascista dopo il delitto Matteotti... Ha fatto questa cosa mostruosa senza averne nessun bisogno. Aveva avuto il premio Nobel, era già famoso, guadagnava quello che voleva. Sì, aveva una famiglia numerosa ma, insomma, poteva andare a Parigi, a Londra a fare quello che voleva... Come mai quest’uomo che era così fascista è stato, immediatamente, dopo la Liberazione osannato dai comunisti ed è tutt’ora osannato? Mi è stato risposto che anche Balzac era di destra, ma nei romanzi era di sinistra. Ora, su Balzac sono d’accordo. Ma in Pirandello la cosa è drammatica e non sta in piedi. Lui diceva: il mondo è merda, l’Italia va male, tanto vale che io sostenga il fascismo» (Mario Soldati, intervista a Pier Marco De Santi, registrata nel 1984).