MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 20 marzo 2006
La colomba e l’uovo di cioccolato per Pasqua, così come il panettone e il pandoro per Natale, fanno parte integrante del menù dei nostri giorni di festa
La colomba e l’uovo di cioccolato per Pasqua, così come il panettone e il pandoro per Natale, fanno parte integrante del menù dei nostri giorni di festa. E per molti di noi quella colomba, quell’uovo di cioccolato, quel panettone o quel pandoro sono a marchio Bauli. Un brand che ha oggi una notorietà elevatissima, superiore al 90 per cento, costruita in quasi un secolo di storia. Da oltre tre generazioni, infatti, la famiglia Bauli si dedica all’arte della pasticceria. Già negli anni Venti Ruggero Bauli produceva cinquemila paste al giorno, oltre al pandoro, che presto divenne il suo cavallo di battaglia e parte integrante del logo della sua pasticceria: una cornice rettangolare con sfondo bianco, che presentava al centro un triangolo di tinta scura, all’interno del quale compariva la sagoma bianca di un pandoro, sovrastata dalla scritta Bauli, anch’essa bianca e in corsivo, con le astine delle lettere B e I che si congiungevano con il dolce. Un logo troppo semplice e per valorizzare una produzione che stava gradualmente acquisendo dimensioni industriali. Per distinguersi dalla concorrenza, verso la metà degli anni Quaranta, Ruggero Bauli ridisegnò dunque personalmente il marchio aziendale e convocò il suo fornitore di carta oleata, Bollati & Mosca, per vedere il campionario e scegliere il colore dei nuovi incarti. Purtroppo il principale competitor, Melegatti, aveva appena scelto il blu per i suoi pandori, Bauli dovette quindi ripiegare su una carta verde scuro. Dopo una decina d’anni, quando la produzione Bauli fu estesa anche ai panettoni e alle colombe pasquali e la distribuzione in tutta Italia era garantita da furgoncini Fiat 1100 decorati con il logo aziendale, il più affermato pubblicitario veronese dell’epoca, Tolmino Ruzzenente, fece notare a Ruggero Bauli che il suo marchio sarebbe stato più visibile su uno sfondo viola scuro. E viola fu. Durante una visita al fornitore delle confezioni (negli anni la carta oleata era stata sostituita dal cartoncino), Ruggero Bauli notò che il suo principale concorrente utilizzava il blu scuro per il marchio Motta e l’azzurro per Alemagna. Decise d’imitarlo e sostituì il viola con il lilla, colore che ancora a più di 40 anni di distanza contraddistingue le confezioni di tutti i prodotti Bauli, uova di cioccolato, snack dolci e croissanteria inclusi. Graduale nel tempo è stato invece il cambio dei caratteri utilizzati per la scritta Bauli, oggi in corsivo e collegati fra loro, ma sempre invariabilmente realizzati in bianco bordato d’oro e di viola.