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 2002  aprile 10 Mercoledì calendario

Il problema che angoscia il futuro di Israele: la bomba demografica. «Nel 2020 la curva demografica israelo-palestinese sconvolgerà il rapporto fra i due popoli più profondamente dei kamikaze e dei carri armati

Il problema che angoscia il futuro di Israele: la bomba demografica. «Nel 2020 la curva demografica israelo-palestinese sconvolgerà il rapporto fra i due popoli più profondamente dei kamikaze e dei carri armati. Arnon Soffer, direttore del Dipartimento di geografia all’Università di Haifa, ha lanciato il primo allarme nell’87. L’ultimo documento è di un anno fa. Divide il territorio in due definizioni: Grande Israele - Stato ebraico più Nablus, Gaza e Cisgiordania - e l’Israele dei vecchi confini. Nell’Israele oggi governata da Sharon, i cittadini arabo-israeliani aumenteranno dal 27 al 32 per cento, mentre gli ebreo-israeliani scenderanno dal 73 al 68 per cento. Più complicata la situazione nella Grande Israele: arabi, 58 per cento, ebrei 32, rapporto che esaspera le ferite di sempre e può alimentare avventure pericolose se non controllate dal buonsenso. Ad invecchiare Israele non è solo la natività ”europea” contrapposta alla fertilità araba. Il guaio è l’emigrazione ferma. L’ultima ondata risale a dieci anni fa, sfacimento dell’impero sovietico. Sbarcavano in massa. Non più. Il bilancio del nuovo millennio è negativo. E l’aria di guerra non invoglia chi è lontano a raggiungere la terra promessa. [...] In futuro chi arriva andrebbe sistemato all’interno del Paese, dentro le comunità arabo-israeliane. Urgente frammentare con i coloni il più popoloso bacino arabo-israeliano della Galilea: Um el Fahm. Per il momento tranquillo, per il momento. Ma con i numeri cambiati del 2020 cosa succederà?».