MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 17 marzo 2006
Cronaca di un gelido inverno; 31 dicembre 2005 - Scambio di lettere Gazprom invia una lettera all’Eni, nella quale avverte che il braccio di ferro tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, rischia di avere ripercussioni sulle forniture di gas russo all’Italia
Cronaca di un gelido inverno; 31 dicembre 2005 - Scambio di lettere Gazprom invia una lettera all’Eni, nella quale avverte che il braccio di ferro tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, rischia di avere ripercussioni sulle forniture di gas russo all’Italia. 1° gennaio 2006 - Scade l’ultimatum La Russia taglia le forniture di gas all’Ucraina di un quarto, pari a quanto l’Ucraina importa ogni giorno per uso interno, dopo che Kiev ha rifiutato di firmare un nuovo contratto secondo cui dovrebbe pagare 4 volte il prezzo pagato fino al 2005. 2 gennaio 2006 - Il gas conteso La Russia riferisce alla Ue che l’Ucraina avrebbe sottratto 90 milioni di metri cubi di gas dalle condotte che attraversano il Paese e che la Moldova non ha firmato il contratto ai nuovi prezzi per le forniture di gas naturale. 4 gennaio 2006 - Accordo raggiunto Durante la notte la società russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz si accordano sulle forniture di gas e il prezzo. L’accordo ha durata quinquennale e prevede che l’Ucraina paghi a Gazprom un prezzo di 230 dollari per 1.000 metri cubi di gas. 9 gennaio 2006 - Preoccupa il grande freddo Il Ministero delle Attività produttive promuove l’aumento delle importazioni di gas naturale. Permane alta l’attenzione per l’emergenza freddo. 18 gennaio 2006 - Attenzione alle scorte La Commissione Ue non ha ricevuto nessun allarme da parte delle compagnie e dei governi su eventuali problemi nell’approvvigionamento del gas proveniente dalla Russia. Nel frattempo anche l’Armenia entra nella disputa: dovrà pagare dal primo aprile il doppio per il metano russo: 110 dollari invece di 56 per ogni mille metri cubi. Il Ministro delle attività produttive assicura sul livello delle scorte gas in Italia e convoca una riunione straordinaria di emergenza del Comitato gas, chiamando a raccolta i vertici di Eni, Enel ed Edison. 19 gennaio 2006 - La Russia rassicura Il primo ministro Mikhail Fradkov dichiara che il Governo russo è pronto a sostenere il colosso energetico Gazprom per l’adempimento delle sue forniture di gas, precisando che questo riguarda anche le forniture all’Ucraina. 20 gennaio 2006 - Occhio alle riserve Il Presidente dell’Autorità per l’energia italiana, Alessandro Ortis, esprime un parere sulle scorte di gas, stimando che la carenza d’offerta possa durare ancora 3 o 4 anni. Il Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola e la Commissione europea rassicurano su blackout e calo fornitura dalla Russia. 23 gennaio 2006 - decreto emergenza Il governo sta ancora lavorando al decreto per l’emergenza gas che sarà esaminato martedì 24 dal Consiglio dei ministri. «La mia firma », ha sottolineato il ministro per l’ambiente Matteoli, «ci sarà solo se ci saranno ampie garanzie dal punto di vista ambientale». 24 gennaio 2006 - Il varo del decreto Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge per fronteggiare l’emergenza gas. «Senza interventi», spiega il ministro delle Attività Produttive, «l’Italia rischierebbe di intaccare le riserve strategiche di gas entro metà febbraio». 25 gennaio 2006 - industrie a secco? L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, dichiara che «c’è la possibiltà di sospendere le forniture alle utenze industriali e, ove possibile, agli elettrici». Sul livello delle riserve strategiche, ha aggiunto Scaroni, «a oggi le riserve commerciali ammontano a 1,5 miliardi di metri cubi. Si comincerà a intaccare le riserve strategiche a metà febbraio, molto prima dell’anno scorso. Comunque non c’è nessun problema; è stato già fatto nel passato, saranno sufficienti a traghettarci fino a metà marzo». 28 gennaio 2006- le promesse russe Il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, ha incontrato a Mosca il ministro dell’Industria e dell’Energia della Federazione Russa, Viktor Khristenko. Da parte russa si promette la fine dell’emergenza. 30 gennaio 2006 - Consegne regolari Per la prima volta dall’inizio della crisi, Eni comunica che il flusso delle importazioni di gas dalla Russia sarà regolare, con la consegna della totalità dei metri cubi richiesti. 1° febbraio 2006 - l’anti-emergenza Entrano in vigore le nuove norme per il risparmio energetico. In base al decreto, tutti i proprietari e conduttori di impianti termici dovranno ridurre la temperatua massima di un grado centigrado (da 20 a 19) e la durata giornaliera di attivazione di un’ora. Pertanto il limite massimo non deve superare le 13 ore giornaliere, comprese fra le 5 e le 23. 2 febbraio 2006 - riserve nel mirino In caso di prolungamento dell’emergenza, il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, non esclude il ricorso all’utilizzo dei 5 mld di metri cubi di scorte strategiche e se necessario di limitare l’export di elettricità. 3 febbraio 2006 - ancora poco gas Dopo alcuni giorni di normalità, Eni informa che il flusso delle importazioni di gas dalla Russia sarà irregolare e che le previsioni segnano un ulteriore calo delle forniture. 7 febbraio 2006 - Le garanzie russe Il Ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, ha garantito che «tutti gli obblighi energetici che la Russia ha preso con i paesi europei saranno rispettati». 8 febbraio 2006 - rispunta l’Ucraina Il premier ucraino, Yuri Yekhanurov annuncia che il suo paese è pronto a rompere tutti gli accordi, oppure a rinegoziare una bozza d’intesa, in merito alle forniture di gas dalla Russia. Inoltre, il vice premier ucraino, Stanislav Stashevsky, ha ammesso che l’Ucraina ha sottratto più gas russo diretto verso l’Europa nelle ultime 24 ore a causa del freddo intenso che ha investito il paese. 9 febbraio 2006 - l’analisi del rischio L’indagine conoscitiva sui mercati energetici della Commissione Attività produttive della Camera, nella quale sono emersi rilievi critici nei confronti dell’Eni, ha messo in guardia l’Italia che dovrà fare i conti con i rischi nell’approvvigionamento di energia «almeno per i prossimi tre anni». 11 febbraio 2006 - piano straordinario Gas: il Ministro Claudio Scajola vara una direttiva per fronteggiare un’eventuale crisi straordinaria. Dal vertice dei ministri delle Finanze del G8, riuniti a Mosca, Giulio Tremonti dichiara che l’Italia si deve attrezzare di un’adeguata struttura di rigassificatori, per ricevere via mare il gas che verrà estratto dai russi nel mare di Bering nei prossimi anni. 14 febbraio 2006 - comitato d’emergenza Il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, dichiara che: « prevedibile che domani, o comunque dopodomani, si attingerà agli stoccaggi strategici», anche se è tutto pronto per fare fronte all’emergenza. Intanto, per domani, è in programma un comitato d’emergenza convocato dal ministero delle Attività Produttive: in quella sede verrà valutato se sia necessario ricorrere ai razionamenti all’industria. 20 febbraio 2006 - riserve ricostituite Il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, dichiara che «per la prima volta in tre mesi non abbiamo attinto gas dalle riserve, anzi ne abbiamo reimmesso negli stoccaggi 20 milioni di metri cubi». La situazione è migliore, spiega il ministro, perché «i consumi sono calati e sono aumentate le importazioni da Russia e Libia». Ma l’inverno non è ancora finito. Troppo presto per parlare di tranquillità. 22 febbraio 2006 - garanzie dell’Ucraina Il Primo ministro ucraino, Yuri Yekhanurov, ha dichiarato che le forniture di gas che attraversano l’Ucraina dirette in Europa avvengono a volumi completi come previsto dagli accordi tra Mosca e Kiev. «Negli ultimi giorni noi abbiamo usato 286 milioni di metri cubi di gas», afferma Yuri Yekhanurov. «Garantiamo il pieno transito del gas». Fonte: Eni