MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 17 marzo 2006
Una navicella tutta d’oro e pilotata da un virus per colpire le malattie. Tre ricercatori dell’Università del Texas, in un articolo sui ”Proceedings of the National Academy of Sciences” (Pnas), sono riusciti a produrre una sorta di ”nanoshuttle” - migliaia di volte più piccolo dello spessore di un capello - in grado di trasportare farmaci sul tessuto-bersaglio desiderato
Una navicella tutta d’oro e pilotata da un virus per colpire le malattie. Tre ricercatori dell’Università del Texas, in un articolo sui ”Proceedings of the National Academy of Sciences” (Pnas), sono riusciti a produrre una sorta di ”nanoshuttle” - migliaia di volte più piccolo dello spessore di un capello - in grado di trasportare farmaci sul tessuto-bersaglio desiderato. Il veicolo è formato da un minuscolo involucro in oro - un metallo che non provoca reazioni da parte dell’organismo - dotato di una ”cabina di pilotaggio” costituita da un batteriofago (un virus che aggredisce solo batteri), ingegnerizzato grazie a tecniche biotecnologiche. La sua capacità di individuare il bersaglio è legata al modo in cui è stato ingegnerizzato il fago, che contiene un ”codice di avviamento” del tessuto interessato. Se i futuri test in vivo saranno positivi, potrà essere utilizzato anche per distruggere termicamente in modo selettivo tessuti tumorali (sfruttando raggi di un’opportuna frequenza che interferiscano con il metallo, ma non direttamente con i tessuti) o per ottenere immagini molto più precise.