MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 17 marzo 2006
Il sole è fonte insostituibile di vita e ben noti sono i suoi benefici sull’organismo, come la prevenzione del rachitismo e l’effetto antidepressivo
Il sole è fonte insostituibile di vita e ben noti sono i suoi benefici sull’organismo, come la prevenzione del rachitismo e l’effetto antidepressivo. Tuttavia sono ampiamente documentati anche gli effetti nocivi causati sulla cute dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti: scottature, eritemi, invecchiamento, tumori. Un periodo particolarmente rischioso può essere proprio quello primaverile: non perché i raggi di aprile siano più ”cattivi” di quelli di luglio, ma semplicemente perché crediamo che non sia necessario proteggerci. Così, frequenti possono essere in questo periodo scottature ed eritemi, senza contare il peggioramento indotto dai raggi solari su macchie cutanee, couperose, rosacea, fotodermatiti. Nei soggetti con carnagione chiara, occhi chiari e lentiggini sono sufficienti pochi minuti per far comparire l’eritema. Attenzione quindi anche alle prime passeggiate a piedi o in bicicletta: dopo tanti mesi in cui la pelle non è stata esposta al sole, la cute non dispone di una quantità di melanina sufficiente a svolgere un’azione protettiva. Per godersi il sole, dopotutto, sono sufficienti poche precauzioni: applicare creme solari ad alta protezione già prima di uscire da casa; tenere nello zaino o nella borsetta crema solare e cappellino da usare in caso di necessità; evitare l’esposizione prolungata anche se il sole non sembra infastidire, soprattutto tra le 12 e le 16; se si assumono farmaci, verificare che non siano ”fotosensibilizzanti”. Infine, con couperose, macchie, dermatiti e dopo recenti trattamenti estetici, meglio evitare l’esposizione diretta. *Dottoressa Fernanda Distante, dermatologa a Milano alla Ispe (Institute of Skin and Product Evaluation) e a Biella.