varie, 16 marzo 2006
SPERA
SPERA Benedetto Belmonte Mezzagno (Palermo) 1 luglio 1934. Mafioso arrestato nel 2001. «Ricercato dal 1994, ritenuto uno dei ”picciotti” del Corleonese, ha raggiunto i vertici della gerarchia mafiosa diventando il capo del mandamento più esteso di Cosa nostra: Belmonte Mezzagno. […] Passato da pecoraio a manager degli appalti pubblici. Condannato per le stragi del ”92, si può dire che non è un boss inventato dal nulla. La sua carriera criminale è simile a quella di tanti altri ”colonnelli” di stretta osservanza corleonese che dalla campagna palermitana hanno scalato i vertici di Cosa Nostra. Prima obbedendo agli ordini spietati di Riina, poi assecondando gli affari silenziosi di Provenzano, del quale è diventato, secondo gli inquirenti, il ”consigliori” piu’ fidato. Determinazione, ferocia e fedeltà alla famiglia corleonese sono i tratti distintivi del suo curriculum criminale, da semplice soldato è salito al vertice di uno dei mandamenti più importanti. Era stato Giovanni Falcone a capire la pericolosità del boss che già regnava sui territori della provincia, tutti nell’orbita di Corleone. Significativi sono i numerosi appalti che vengono aggiudicati in varie regioni d’Italia e in Sicilia alle imprese di Belmonte Mezzagno: seimila abitanti e un centinaio di imprenditori miliardari» (Lirio Abbate, ”La Stampa” 31/1/2001).