Avishai Margalit, Volti d’Israele, Carocci; greconet.it, 16 marzo 2006
Sionismo. Termine coniato nel 1885 da Nathan Bimbaum, nella rivista periodica ”Hoveve’ Zion” (’Gli amanti di Sion”), organo degli ebrei russi e romeni che promuovevano la costituzione di insediamenti agricoli in Palestina
Sionismo. Termine coniato nel 1885 da Nathan Bimbaum, nella rivista periodica ”Hoveve’ Zion” (’Gli amanti di Sion”), organo degli ebrei russi e romeni che promuovevano la costituzione di insediamenti agricoli in Palestina. Nel 1896 l’austriaco Theodor Herzl pubblicò Lo Stato ebraico, base politica del sionismo (mentre scriveva il libro di tanto in tanto si metteva alla prova risolvendo problemi aritmetici per dimostrarsi che non stava uscendo di senno). L’anno dopo Herzl riunì a Basilea il primo congresso del movimento sionista. Obiettivo principale del suo programma: creare un nuovo Stato ebraico in Palestina.