MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 16 marzo 2006
Stanislas Dehaene dell’Unità di neuroimmagini cognitive dell’Inserm-Cea di Orsay (Francia), studiando la popolazione dei Mundurukú, un gruppo isolato di indigeni dall’Amazzonia, ha dimostrato che anche se il linguaggio non contiene i termini geometrici, la mente ne possiede i concetti
Stanislas Dehaene dell’Unità di neuroimmagini cognitive dell’Inserm-Cea di Orsay (Francia), studiando la popolazione dei Mundurukú, un gruppo isolato di indigeni dall’Amazzonia, ha dimostrato che anche se il linguaggio non contiene i termini geometrici, la mente ne possiede i concetti. I risultati dei suoi esperimenti mostrano che sia i bambini che gli adulti Mundurukú intuiscono i principi della geometria, sanno utilizzare le relazioni geometriche e possiedono i concetti di linee parallele, linee rette, triangoli rettangoli, pur non avendo parole per descriverli. Negli esperimenti, adulti e bambini sono stati posti davanti a sei immagini di cui cinque contenti linee rette, concetto base della geometria euclidea, e una raffigurante una linea curva. stato quindi chiesto loro di scegliere quella che conteneva una figura ”bizzarra”: il 93 per cento ha scelto in modo corretto, selezionando la linea curva. Con lo stesso metodo è stato chiesto di riconoscere altre figure: il 68 per cento ha dato una risposta corretta. Il riconoscimento equivale, secondo i ricercatori, a possedere una proprietà metrica. La ricerca può aiutare a capire l’eterno dilemma filosofico e psicologico di come e se il linguaggio influenzi il pensiero.