MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 16 marzo 2006
Marina Massironi. Buffa tenera spiritosa, si definisce ”un po’ confusa”. Da bambina aveva un solo complesso: la ciccia di troppo
Marina Massironi. Buffa tenera spiritosa, si definisce ”un po’ confusa”. Da bambina aveva un solo complesso: la ciccia di troppo. E questo le ha fatto subire umiliazioni di ogni sorta! «Ero una palla di bimba, direi più larga che alta e così sono stata fino allo sviluppo. Fra le tante discriminazioni subite da bimba grassa, mi ricordo che quando facevamo Giochi senza frontiere nessuno mi voleva mai in squadra! Da piccola, poi, mi vestiva mia mamma con vestiti fatti apposta o mi accorciava gonne che comprava di misure più grandi». E poi che cosa è successo? Con lo sviluppo sono cambiata radicalmente, mi sono ricostruita un’identità; nel giro di un anno è cambiato tutto. Sono tornata in montagna dove da sempre andavo in vacanza con amici: beh, non mi hanno riconosciuta! Era successo il miracolo; crescendo, i chili si erano ridistribuiti nei punti giusti. Ora capisco molto bene i problemi di chi è sovrappeso e non infierisco mai. Sto molto attenta a parlare, fare battute, soprattutto sui piccoli; perché se la persona robusta adulta è provvista di consapevolezza e a volte di ironia, un bambino no: lui sente solo di essere diverso dagli altri. Anche i primi innamoramenti non sono facili, visto che non sono mai ricambiati... Ma dopo, io mi sono vendicata: ho snobbato i miei innamorati di allora, prendendomi una bella rivincita». Adesso deve stare a dieta? No, non ce la faccio a stare a dieta, diventerei tristissima, ormai i chili in più sono un ricordo lontano; ho raggiunto un equilibrio, anche con un bell’effettino fisarmonica di 2 o 3 chili.