MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 16 marzo 2006
Ermafroditismo, anomalie degli organi riproduttori, danni cerebrali e disturbi motori: sono gli effetti sugli orsi polari delle sostanze chimiche che dai Paesi industrializzati arrivano al Polo Nord
Ermafroditismo, anomalie degli organi riproduttori, danni cerebrali e disturbi motori: sono gli effetti sugli orsi polari delle sostanze chimiche che dai Paesi industrializzati arrivano al Polo Nord . Secondo uno studio pubblicato sulla rivista ”Environmental Science and Technology”, in Groenlandia e nelle isole Svalbard un orso su 50 nasce con organi sessuali sia femminili che maschili. Il principale responsabile del fenomeno è il polibrominato difenile (Pbde), una sostanza che riduce l’infiammabilità di divani e tessuti d’arredamento, usata in Europa e in Nord America: i ricercatori hanno scoperto che questa sostanza si accumula nel grasso degli orsi in percentuali circa 71 volte maggiori rispetto ad altri animali del Polo Nord. Il Pbde, trasportato dalle correnti e dai venti, entra a far parte della catena alimentare attraverso il plancton. Non solo: gli effetti dell’inquinamento e del riscaldamento globale potrebbero portare l’orso polare all’estinzione entro la fine del secolo. In meno di dieci anni, nella regione di Hudson Bay, in Canada, il loro numero è diminuito da 1.100 a 950.