MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 15 marzo 2006
La Scala Torino fu definita nel 1999, al Congresso internazionale sui Neo, che si svolse appunto a Torino
La Scala Torino fu definita nel 1999, al Congresso internazionale sui Neo, che si svolse appunto a Torino. Misura il rischio d’impatto. Considera due parametri: la probabilità che un asteroide o una cometa hanno di colpirci e la loro grandezza, quindi i danni che potrà causare. Ecco la distinzione per i colori • Bianco: L’oggetto studiato mancherà sicuramente la Terra oppure è troppo piccolo per costituire un pericolo. Per quanto riguarda i danni, coincide con lo zero. • Verde: La probabilità di collisione è molto bassa. Si continuerà a seguirlo negli anni. Coincide anche con l’uno per i danni (rischio basso). • Giallo: Una collisione non può essere esclusa ed è necessario un controllo accurato. Al suo interno viene divisa nei numeri da 2 a 4 (rischio alto). • Arancione: Incontro ravvicinato con un oggetto abbastanza grande da provocare danni su scala regionale. I numeri vanno da 5 a 7 (rischio altissimo). • Rosso: Collisione sicura. L’oggetto è abbastanza grande da provocare distruzioni regionali (8) fino a sconvolgimenti climatici globali (10). Alla Scala Torino seguì la Scala Palermo, che tiene conto dell’energia attesa e del tempo previsto per l’impatto. Si usa per scopi scientifici.