MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2006, 15 marzo 2006
L’attuale disposizione dei tasti sui telefoni è uno standard dagli anni 60 e fu introdotto dalla compagnia americana Bell per sostituire i telefoni a disco
L’attuale disposizione dei tasti sui telefoni è uno standard dagli anni 60 e fu introdotto dalla compagnia americana Bell per sostituire i telefoni a disco. Il tastierino numerico consente di inviare alle centrali telefoniche segnali in multifrequenza in luogo delle lunghe sequenze di ”click” prodotte dai dischi. Dopo aver testato 18 diverse combinazioni di tasti, la Bell scelse quella attualmente in uso. Tra le tante, fu proposto anche il layout delle calcolatrici (lo stesso che compare oggi sulle tastiere dei computer: con il numero 1 in basso a sinistra). Scartato senza appello - anche per la scarsa diffusione dei calcolatori - di lì a poco si sarebbe rivelato molto più efficace. Ugualmente standardizzata è la disposizione delle lettere sulle tastiere dei computer, detta qwerty dalla sequenza dei primi sei caratteri disponibili in alto da sinistra a destra. La brevettò nel 1868 Christopher Sholes, inventore della macchina da scrivere, risolvendo quello che allora era il problema più annoso: evitare l’accavallamento dei martelletti su cui erano impresse le lettere. Sholes separò le lettere più frequentemente digitate limitando al minimo la necessità, per il dattilografo, di separare manualmente le aste in caso di errore di battitura. Pensionati i martelletti, il layout qwerty è sopravvissuto a tentativi di riforma e varianti nazionali: sul qwerty hanno infatti studiato tutti i dattilografi e il cambiamento non sarebbe indolore. La sequenza qwertyuiop è stata anche il testo della prima e-mail inviata.