Onda n. 12 2006, 14 marzo 2006
Prima pagina, nel corso degli anni, è diventato un appuntamento fisso per centinaia di migliaia di ascoltatori della radio
Prima pagina, nel corso degli anni, è diventato un appuntamento fisso per centinaia di migliaia di ascoltatori della radio. Riportiamo qui sotto gli auguri di alcuni importanti giornalisti, nonché fedeli ascoltatori del programma. Claudio Sabelli Fioretti Corriere della sera «Sono un assiduo collaboratore di Prima pagina. Vi tengo compagnia la mattina della settimana intorno a Ferragosto. è diventata una bella consuetudine; è come un compleanno come se fossi diventato un vostro parente o un amico molto caro. Tra le poche certezze della mia vita, questa mi è particolarmente cara. Ci sentiamo intorno a Ferragosto e speriamo per altri trent’anni». Antonio Calabrò Direttore ApCom «Una trasmissione straordinaria, che consente al mattino di essere informati. Magari questo paese fosse del livello degli ascoltatori di Prima Pagina». Michele Serra La Repubblica «Una trasmissione insostituibile. Insegna a leggere le notizie e forse, per chi fa il mio mestiere, insegna anche a scriverle». Pietro Calabrese Direttore Panorama «Un appuntamento irrinunciabile per tutti quelli che amano la radio, quando è utile ed è una delle cose più belle che sia stata inventata dalla radio italiana. Ricordo ancora la prima volta che vi ho partecipato e l’emozione che ho provato». Paolo Mieli Direttore Corriere della Sera «Auguri sentitissimi. è stata una delle trasmissioni più innovative della radio e poi una delle più imitate. è uno strumento indispensabile che ha fatto molto bene all’informazione ma anche alla carta stampata, cui ha dedicato la sua attenzione. Beppe Severgnini Corriere della sera «Prima Pagina, ormai a trent’anni sei una ragazza di una certa età. Auguro buon lavoro a tutti i colleghi e ricordiamoci sempre che seri non vuol dire seriosi e autorevoli non vuol dire noiosi». Ferruccio De Bortoli Direttore Il Sole 24 ore «Trent’anni di lettura con competenza e passione. Uno strumento per capire la complessità di una società moderna, globalizzata e per capire la capacità italiana di risolvere i problemi». Miriam Mafai La Repubblica «Qualcuno ha definito una volta la lettura quotidiana dei giornali una lettura laica. Da molto, per me, è Prima pagina che assolve a questa funzione. Una ricchezza. Mi aiuta ad orientarmi nella pluralità dell’informazione». Piero Sansonetti Direttore Liberazione «Ha dato un valore fondamentale all’informazione in Italia e una mano forte affinché in questi trent’anni fosse garantita la libertà di stampa». Giulio Anselmi Direttore La Stampa «è stata la prima trasmissione che ha collegato i giornali, chi li fa e chi li legge, consentendo un elemento civile di confronto e di conoscenza». Gian Antonio Stella Corriere della Sera «Facendola ho avuto la conferma che è uno dei programmi più interessanti, intelligenti, stimolanti trasmessi alla radio». Massimo Gramellini «è un rito dei nostri risvegli. Ricorderò sempre la conduzione della mattina del 31 dicembre ’99, quando Prima Pagina mi offrì la possibilità di essere la prima voce ad augurare buon fine millennio agli italiani». Ezio Mauro Direttore La Repubblica «Un appuntamento che ascoltatori e giornalisti conoscono bene. Una cosa che dura negli anni e una testimonianza che la radio e i giornali non sono concorrenti ma possono lavorare insieme e potenziarsi. Una lezione in cui credo molto».