Onda n. 12 2006, 14 marzo 2006
Un giorno da mostri. l’idea dalla quale parte il nuovo programma di Italia 1 condotto da Fabio Canino
Un giorno da mostri. l’idea dalla quale parte il nuovo programma di Italia 1 condotto da Fabio Canino. Un vero e proprio set cinematografico che permette ai personaggi in gioco di diventare per qualche ora un’altra persona o addiritura veri e propri mostri. Frankenstein potrebbe far venire in mente trasmissioni come Bisturi o Il brutto anatroccolo, ma in realtà è un prodotto completamente diverso che non cambia i partecipanti, li trasforma. Frankenstein non è solo immagine: le storie che verranno proposte sono di vite dai risvolti curiosi, drammatici o divertenti che hanno in comune la voglia di cambiare il proprio essere per capire meglio, per modificare punto di vista, per acquisire sicurezza o per semplice curiosità. Ad aiutare i personaggi nelle loro trasformazioni ci saranno un coach (che insegnerà loro come interpretare la loro nuova identità) e un truccatore, Sergio Stivaletti, maestro degli effetti speciali del cinema italiano: tutte le settimane stravolgerà, con trucchi di ogni tipo, i tratti somatici dei protagonisti della puntata, permettendo loro di vivere un’esperienza davvero irripetibile. Dopo le trasformazioni e l’imprinting del coach, i protagonisti verranno spediti nel mondo reale per realizzare delle candid camera con persone care o conoscenti. Da Cronache marziane a Frankenstein, scegli sempre nomi originali per i tuoi programmi... «Frankenstein è stato scelto dal direttore di rete perché è un nome atipico, evocativo. I mostri del programma sono le persone che che partecipano al gioco. Non ci saranno cambiamenti nei personaggi, ma solo trasformazioni. Attinenze con la trasmissione precedente o altre della rete? «Il mio ruolo in questo programma sarà completamente diverso da Cronache marziane, lì ero il padrone di casa in un salotto, ora farò il raccontatore». E i protagonisti? «Sono persone comuni che diventano qualcun’atro per un giorno o per poche ore. La scelta del personaggio da interpretare viene fatta insieme a me. Sarò il confessore dei partecipanti, solo dopo avverrà la trasformazione grazie all’intervento di un coach, Sean, e del truccatore Sergio Stivaletti». Ci sarà qualcuno al tuo fianco? «Io sono il padrone di casa, però è fondamentale l’aiuto del coach che farà entrare i protagonisti nella parte da recitare sotto la maschera. E naturalmente Stivaletti che preparerà le maschere e i trucchi». Come nasce Frankenstein? «L’idea è stata di Canepai, voleva per Italia 1 un programma di gender, ovvero di trasformazioni». C’è qualche personaggio che ti ha colpito in particolar modo? «Le storie del programma sono tutte particolari, vedrete storie serie per esigenza e storie tenere per fare sorridere il pubblico. Ho trovato molto buffi alcuni travestimenti, l’uomo Roccia dei Fantastici 4 e un ragazzo che invecchia per fare l’insegnante». Tu in cosa ti trasformeresti? «In uomo volante, non so spiegarti perché, ma mi piacerebbe». Dopo tutte queste trasformazioni cosa farai? «L’impegno con Frankenstein durerà fino a giugno, dopodiché mi concederò una vacanza, me la merito».