Onda n. 12 2006, 14 marzo 2006
Max Novaresi. «Sono un ammiratore sfegatato di pippo baudo. in camera mia da ragazzo avevo attaccato un suo poster
Max Novaresi. «Sono un ammiratore sfegatato di pippo baudo. in camera mia da ragazzo avevo attaccato un suo poster. La prima volta che l’ho visto, poi, sono scoppiato in lacrime». Max Novaresi, 34 anni, spiega così il motivo per cui, sin da ragazzo, si è avvicinato al mondo della televisione. Oggi lo troviamo nella terza edizione di Music Farm nelle vesti di inviato: dal lunedì al venerdì, alle 19, andrà in diretta per rendere conto ai telespettatori dell’andamento del reality. A lui, inoltre, è affidata la gestione del programma, tra prove di canto, sofferenze e discussioni tra i partecipanti. Qual è il tuo compito a Music Farm? «Mi trovo all’interno del loft e vado in onda tutti i giorni per raccontare quello che è successo nella giornata precedente». Quindi sei un conduttore? «Assolutamente no, per quel ruolo c’è la bravissima Simona Ventura». Com’è il tuo rapporto con Simona Ventura? «Ottimo, ci consociamo da dieci anni. C’eravamo un po’ persi di vista, ma l’hanno scorso ci siamo incontrati di nuovo a Quelli che... il calcio, dove ho firmato come autore. Con lei mi trovo benissimo». Quali sono le regole del programma? «I dodici cantanti in gara vengono progressivamente eliminati, a partire dalla prima puntata. La novità di questa edizione è la divisione in due squadre, che cambiano di settimana in settimana. Ognuna di queste proverà ad aggiudicarsi la vittoria, decisa dal televoto a inizio puntata. I componenti del gruppo che ha vinto dovranno cimentarsi in una hit parade individuale, giudicata da una giuria di qualità: i primi due classificati saranno i nuovi capisquadra a cui spetta il compito di formare due nuove squadre. L’unico cantante che non viene scelto è il ”reietto”, direttamente a rischio eliminazione. Per rimanere dovrà sfidare l’ultimo classificato della squadra perdente, dopo che i componenti si sono cimentati in una hit giudicata dalla giuria. A decretare il nome dell’eliminato sarà il pubblico da casa tramite il televoto». Chi è il favorito per la vittoria? «Sulla carta Franco Califano, Ivana Spagna, Alberto Fortis e Massimo Di Cataldo. Ma non escludo sorprese, ci sono voci interessanti come quelle di Laura Bono e Leda Battisti. Del resto, l’anno scorso s’è affermata Dolcenera contro ogni pronostico». Cosa facevi prima di entrare a Music Farm? «Dalla scorsa stagione sto conducendo Mitico, un programma radiofonico su R101 dedicato ai trentenni. In poche parole vado alla ricerca di curiosità sui telefilm, cantanti e personaggi vari degli anni Ottanta». Qual è stata la tua prima esperienza nel mondo dello spettacolo? «Ho iniziato giovanissimo a Telecittà, un’emittente locale di Genova, con Sanremando, una trasmissione piuttosto indecente dedicata al Festival. Di Genova era anche Matteo Molinari, uno degli autori di Striscia la notizia, che dopo avermi visto mi portò da Antonio Ricci per fare il ”ravantore” video. In poche parole stavo chiuso in sala di montaggio dalle 14 alle 16 ore al giorno alla ricerca di immagini curiose trasmesse dai vari canali televisivi». E dopo Striscia? «Come autore ho firmato diversi programmi come Stranamore, Scherzi a parte, La sai l’ultima, Matricole, Meteore, Il brutto anatroccolo, Quelli che... il calcio e Le tre scimmiette. Nel 2000 ho debuttato come conduttore con Bigodini, quiz quotidiano di gossip su Italia 1». Quale esperienza ricordi con maggior piacere? «Ho lavorato molto bene con Antonio Ricci, un genio. Mi sono divertito con Marco Balestri, ha delle idee sensazionali». Che tipo di programma ti piacerebbe condurre? «Amo i programmi comici, il mio sogno è fare una trasmissione sulle pubblicità divertenti trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo. Se proprio non riuscissi a realizzare questo mio sogno sarei molto contento di condurre Smile, il programma di candid camera».