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 2002  aprile 05 Venerdì calendario

Funerali da incubo, diario, venerdì 5 aprile 2002 La morte del marito è diventata un incubo per Grace Kelly, un’anziana signora canadese omonima della defunta principessa di Montecarlo

Funerali da incubo, diario, venerdì 5 aprile 2002 La morte del marito è diventata un incubo per Grace Kelly, un’anziana signora canadese omonima della defunta principessa di Montecarlo. Non solo per il dolore della perdita, ma soprattutto per lo spavento di sognarsi, notte dopo notte, il volo del marito morto, con tanto di bara, ruzzoloni giù per una scarpata. Non è un film di fantascienza, tantomeno una verifica delle teorie di Andrè Breton, il padre del surrealismo secondo il quale «le contraddizioni di sogno e realtà si risolvono in una realtà assoluta, in una surrealtà». La nostra storia accadde nell’ottobre di due anni fa a Tracadie, una comunità rurale di Charlottetown, nella Prince Edward Island. Quasi tutti i cittadini si ritrovarono per dare l’addio a James Joseph Kelly un anziano di 90 anni che in quel paesotto affacciato sull’Atlantico aveva avuto a che fare un po’ con tutti. La moglie Grace chiese al loro migliore amico, Joseph Leo Lund, di organizzare il funerale e di prendere accordi con la North Shore Funeral Cooperative. Fu fatto. E da quel momento la surrealtà prese il posto della realtà. La bara uccide: un morto e un ferito. Il corteo funebre si muove. Poco più di un chilometro e il carro si ferma alla St. Bonaventure’s Church. Lund, il vecchio amico di famiglia, assieme ad altre sette persone si carica la bara sulle spalle quando improvvisamente il carro funebre, Buick LeSabre del 1983, allenta i freni e punta dritto dritto alla cassa del povero novantenne. Gli otto uomini vengono colpiti come birilli, la bara schizza come un proiettile e finisce in una scarpata distante alcune centinaia di metri. Nonostante la corsa disperata in ospedale, Joseph Leo Lund, 68 anni, muore poche ore più tardi, un parente di 82 anni, Melvin McQuaid, si salva per miracolo, ma è costretto ad un ricovero di oltre un mese. Altre sette persone rimangono ferite e diverse auto parcheggiate davanti alla chiesa, sono danneggiate. stato in quel momento che il dolore della vedova Grace Kelly si è trasformato in un incubo. Ricoverata sotto choc, l’anziana ancora oggi vede volare bare e sviene di fronte a un’auto nera. Ecco perché ha deciso di trascinare in tribunale i proprietari dell’impresa funebre di Charlottetown, che sperano ancora in un accordo extragiudiziale. Le Giubbe rosse all’epoca dei fatti aprirono una inchiesta; scoprirono che la Buick LeSabre non veniva sottoposta a controllo da almeno due anni, nonostante avesse un difetto ai freni che, nel caso dei carri funebri, sono quasi più importanti dell’olio nel motore. Il fattore freni fu riconosciuto come la causa della negligenza dei proprietari del carro funebre e quindi della conseguente morte e del ferimento delle persone presenti al funerale di Mr Kelly. Ma la North Shore Funeral Cooperative fu multata solamente di 60 dollari (poco meno di 47 euro): mancata manutenzione della Buick. La vedova Kelly, presentando al giudice una corposa documentazione sanitaria per attestare il perdurare dello stato di choc che si manifesta con ansia e incubi, qualche tempo fa ha citato in giudizio i proprietari dell’impresa funebre chiedendo il risarcimento danni anche per due suoi nipoti rimasti feriti e per la famiglia di Joseph Leo Lund: « terribile e pazzesco quello che è successo. Sono convinto che anche se facessimo una ricerca a livello internazionale non riusciremmo a trovare un fatto simile», dice l’avvocato dei Kelly, Williams Dow. « incredibilmente reale». E così, dopo più di due anni lo spirito del novantenne James Joseph Kelly non trova ancora pace. Carte bollate e incubi lo stanno trascinando nella surrealtà. Mentre quella tragedia fantascientifica nella piccola comunità rurale dell’isola del Principe Eduardo potrebbe trasformarsi per Grace Kelly in un’insolita realtà da Paperon de Paperoni. Paola Bernardini