Paolo Filo della Torre Affari e Finanza, 13/05/2002, 13 maggio 2002
La flotta arancione del manager playboy, Affari e Finanza, lunedì 13 maggio 2002 Si prepara ad acquistare la linea aerea Go e sta completando l’operazione che gli assicurerà il controllo della Deutsche BA
La flotta arancione del manager playboy, Affari e Finanza, lunedì 13 maggio 2002 Si prepara ad acquistare la linea aerea Go e sta completando l’operazione che gli assicurerà il controllo della Deutsche BA. Nello stesso tempo sta realizzando notevoli vendite del suo pacchetto azionario per effettuare investimenti fuori del settore delle linee aeree. Ma dove vuole volare Stelios Haji Ioannou, il grand patron della Easy Jet? Il trentacinquenne imprenditore ama giocare d’azzardo. un accanito frequentatore del casinò di Montecarlo. anche un amante dell’allegria. Ha inventato l’uniforme di colore arancione che indossa, fa indossare ai suoi dipendenti, anche quelli più altolocati e alle belle bionde e scollatissime ragazze con le quali si fa vedere continuamente in giro. Tutti, anche i più umili lavoratori del suo gruppo lo devono chiamare semplicemente Stelios. Non soltanto perché il suo cognome è tanto difficile da pronunciare ma anche perché in questo modo si sente più vicino a tutti quelli che fanno parte della Easy Jet. Per Stelios la vita deve essere facile. Soprattutto deve essere a buon mercato. Non per nulla ha deciso di espandere il suo impero in una serie di straordinarie operazioni. La Easy Cinema si propone di offrire biglietti agli spettatori ad un costo di appena 20 pence, poco più di 500 lire a persona. La Easy Dorm offrirà camere di albergo con bagno, ad appena 5 sterline a notte. La sua è una rivoluzione che punta sulla quantità. Ma è anche maniaco che tutto funzioni alla perfezione. Anche la sua automobile che è una piccola Smart di colore arancione. Come pure il suo vecchio yacht che possiede da quando aveva appena diciotto anni e che tiene ancorato a Montecarlo. Stelios ha avuto molte soddisfazioni ma ne vuole di più. disposto a ridurre dal 58,5 per cento il pacchetto di controllo che detiene insieme con il padre, la sorella e il fratello della Easy Jet Airline ma intende continuare a far sì che lo Easy Jet Group nel suo insieme continui a diventare sempre più di dimensioni rilevanti. Ha già annunciato che l’anno prossimo lascerà il suo posto di presidente della sua società aerea al consumato personaggio della City sir Colin Chandler che a differenza di lui, ama mettersi giacca e cravatta, ma ancora guida le operazioni che daranno alla Easy Jet Airline un ruolo di preminenza sul mercato delle rotte aeree. Non si preoccupa un granché dei calcoli dei suoi esperti di finanza che guardano ai conti, a suo parere, in maniera troppo «banale». La Deutsche British Airways che intende comprare ha una flotta di 16 Boeing 737 ma ha perduto una media di 25 milioni di sterline negli ultimi anni. Ma Stelios è sicuro che una volta integrata con le sue aziende la Deutsche BA potrà notevolmente guadagnare terreno e grazie alle tariffe competitive per i passeggeri mettere in crisi persino la Lufthansa. E anche la più diretta azienda competitrice dei voli a tariffe ridotte, la Ryanair. Infatti in tutto il settore delle società aeree c’è molta preoccupazione per il dinamismo del giovane imprenditore greco. La Klm ha annunciato come risposta la fusione delle sue due linee a bassi prezzi, la Buzz che opera dall’Inghilterra e la Basiq che opera dall’Olanda. Ma è la battaglia per l’acquisto della Go che maggiormente attrae l’attenzione degli esperti. La società era stata creata dalla British Airways proprio come strumento per avere competitività nel mercato delle basse tariffe. La Go aveva ottenuto con il consenso della società di controllo l’indipendenza grazie a un ”buy out” appoggiato dalla Merchant Bank specializzata in operazioni a rischio ma ad alto rendimento ”3i”. La cessione della Go era costata 110 milioni di sterline e la banca aveva tuttavia mantenuto l’anno scorso circa il 60 per cento. Ma adesso Stelios lancia un’offerta che è definita «irresistibile». Quattrocento milioni di sterline come prima mano. C’è chi ritiene che potrebbe salire fino a 500 milioni. Nella City la Credit Suisse Boston e la UBS Warburg sono già pronte a rastrellare capitali per finanziare l’operazione della Easy Jet. Ci sono tuttavia resistenze. L’attuale amministratrice delegata la bionda italoamericana Barbara Cassani è disperata. Con il suo 4 per cento di pacchetto azionario potrà diventare una ricca signora perché incasserà circa 20 milioni di sterline. Ma preferisce restare al suo posto. La sua gestione si era rivelata di grande successo. L’anno scorso l’aumento del fatturato era stato del 44 per cento ed era di molto aumentato anche il numero dei passeggeri. La Cassani ha anche ritenuto necessario smentire le voci secondo le quali rimarrebbe in sella dopo l’acquisizione da parte della Easy Jet. «Nessuno mi ha offerto niente e non penso di poter accettare di restare nella Go quando cambierà proprietà». Intanto avevano cominciato a circolare voci secondo le quali il dinamico proprietario del gruppo Virgin, Richard Branson, intendeva scendere anche lui in campo per assicurarsi la Go e soprattutto per evitare che vada sotto il controllo del gruppo rivale. Branson avrebbe avuto la opportunità di un accordo con Stelios Haji Ioannou ma più di dieci anni fa l’aveva rifiutato. Adesso dovrà fare i conti con il giovane che in fatto di stile di business, tanto gli assomiglia. La decisione di continuare ad espandere lo Easy Group è una scommessa. Il suo presidente punta tutto su un rilancio dell’economia internazionale. Sulla espansione del numero dei viaggi. Per questa ragione uno dei campi sui quali intende investire con grande efficacia è quello immobiliare. Soprattutto in Inghilterra i prezzi delle case, dei terreni e anche degli alberghi continua a salire vorticosamente. Stelios è sicuro che questo andamento continuerà per anni. A 35 anni è deciso ad essere protagonista non soltanto nel settore delle linee aeree. A differenza del fratello e della sorella, che vivono ad Atene e sono parte del jetset locale, l’imprenditore, che ha il suo quartier generale proprio qui a Londra, è infaticabile. Malgrado gli piaccia il divertimento, le visite ai casinò da gioco, ai campi di corse di cavalli e la compagnia di belle donne, Stelios spesso è al lavoro per oltre dieci ore su ogni ventiquattro. I fine settimana non contano. Ascolta consigli degli esperti ma alla fine si basa per le sue decisioni sul proprio fiuto. Esattamente come fece suo padre quando accumulò dal nulla la sua fortuna nel settore armatoriale in Arabia Saudita. Continua ad osservare Branson. Ritiene che la sfida rimanga aperta. Confessa agli amici che si sente come «Davide dinanzi al gigante Golia». Ma forse è troppo modesto. La sua Easy Jet sta acquistando 75 nuovi aeroplani da aggiungere alla sua flotta dei 30 operativi. La società è valutata 1 miliardo e mezzo di sterline e ha 44 rotte. L’anno scorso il numero dei suoi passeggeri è stato pari a 8 milioni malgrado la assenza o quantomeno la riduzione di quelli americani che hanno particolarmente risentito dei tragici avvenimenti dell’11 settembre scorso. Con l’acquisto della Go e della Deutsche BA, Stelios creerà un gruppo di dimensioni comparabili con quelle delle grandi società di bandiera. Ma ha il vantaggio della duttilità, quindi della capacità di rapido adattamento alle diverse circostanze e della novità. Inoltre proprio come Branson attira il mercato dei giovani e anche quello dei vecchi che vogliono apparire teenager magari vestendosi come lui e come i suoi dipendenti di colore arancione. Paolo Filo della Torre