Varie, 10 marzo 2006
Tags : Giorgio Lainati
Lainati Giorgio
• Milano 22 maggio 1958. Politico. Deputato (Forza Italia, Pdl). Vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai. Ex giornalista del Tg5 • «Quando il commissario berlusconiano dell’Agcom Giancarlo Innocenzi lo chiama per mettere in riga Annozero e Santoro [...] risponde presente. Anzi, stando alle intercettazioni: ”Io faccio il soldato, voi ditemi quello che devo fare e io lo faccio”. Ma la Vigilanza non dovrebbe essere organo di garanzia? ”Lo è. E io lì faccio il mio dovere. Detto questo, sono davvero un soldato [...] Sono stato mandato in Parlamento da elettori che la pensano come me. Anche sull’informazione pubblica. E io tanto alla Camera, dove vanto il 99.8% di presenza, quanto in commissione di Vigilanza, porto avanti le idee dei nostri elettori. Da soldato [...] Mi ribello [...] alle plateali violazioni della deontologia professionale e alle scorrettezze di cui è espressione quel tipo di giornalismo. Questo, sia chiaro, io lo dico in Parlamento dal 2001. Quello che dico in privato lo dico anche in pubblico, non sono certo dei segreti. E continuerò a dirlo finché quel signore (Santorno, ndmp) non rispetterà le regole [...] E non mi si dica che è un giornalista. un soggetto politico. Un ex parlamentare della sinistra. Fa politica ogni settimana con la sua trasmissione. E io da avversario politico lo tratto”» (c. l., ”la Repubblica” 15/3/2010).