Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 24 Venerdì calendario

Il padre di Pupi Avati si chiamava Angelo, la madre Ines. Il nonno Avati era un noto antiquario di Bologna, presso il quale la giovane Ines faceva la dattilografa: «Mio padre era il figlio scioperato, molto bello, molto affascinante, elegante

Il padre di Pupi Avati si chiamava Angelo, la madre Ines. Il nonno Avati era un noto antiquario di Bologna, presso il quale la giovane Ines faceva la dattilografa: «Mio padre era il figlio scioperato, molto bello, molto affascinante, elegante. Come da copione mia madre si innamorò del bel rampollo e si mise in testa di conquistarlo». Ines era figlia di un operaio socialista e di una contadina, mentre nell’altro ramo della famiglia erano borghesi e monarchici: «La domenica, quando le due famiglie si riunivano a pranzo, c’erano discussioni molto accese: eravamo in pieno doncamillismo».