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 2006  marzo 09 Giovedì calendario

Hatcher Teri

• Nata a Sunnyvale (Stati Uniti) l’8 dicembre 1964. Attrice. Nota soprattutto come la Susan di ”Desperate Hoisewives”. «[...] Prima di ”Desperate housewives”, lo sceneggiato della tv Abc dove interpreta la parte di una divorziata, e che le ha fruttato un Golden globe [...] era una delle tante stelline hollywoodiane. Ma oggi [...] è una superstar, e il suo sito Internet è uno dei più visitati al mondo. [...] ”Vengo da una famiglia agiata - ha narrato - sono figlia unica, mio padre è un fisico nucleare, mia madre è una programmatrice di computer. Studiai nelle migliori scuole, divenni una majorette delle squadre di football americano, compresa quella dei grandi Fortyniners di San Francisco, città in cui frequentai l’Accademia di arte drammatica, all’inizio degli Anni ottanta mi trasferii a Hollywood, il mio sogno”. A Teri è stato necessario un ventennio per sfondare. Debuttò nello sceneggiato televisivo ”Love boat”, ebbe una parte di rilievo in un altro, ”MacGyver”, e fu la protagonista di un terzo, ”Lois e Clark”, sulle avventure di Superman. Ma solo ”Casalinghe disperate” l’ha tolta dal semianonimato. ”Non credevo quasi più in me stessa - ammette l’attrice - per non restare senza lavoro ero passata al teatro, saltavo da una provincia all’altra. Adesso mi sento realizzata e forte”. La Hatcher non parla volentieri della sua vita privata. Ha due matrimoni falliti alle spalle, entrambi con attori, il primo con Marcus Leithold nell’88, sciolto dopo un anno, il secondo con Jon Tenner nel ’94, da cui ebbe la figlia Rose, chiuso nel 2003. Allo stesso modo, l’attrice non si dilunga sulla propria ascesa a simbolo del sesso: ”Forse è perché sono di razza mista - scherza - italiana, irlandese, cambogiana e indiana pellerossa”. [...]» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 9/3/2006). «[...] da bambina è stata molestata sessualmente da uno zio. Lo rivela lei stessa in un’intervista all´edizione americana di Vanity Fair, dopo aver tenuto il segreto per 35 anni. Gli abusi, racconta l’attrice, iniziarono quando aveva cinque anni e sono andati avanti per tre o quattro anni: i suoi genitori non si accorsero di nulla, ma la madre probabilmente ebbe qualche sospetto una volta che lo zio, Richard Hayes Stones, fu invitato a cena a casa loro insieme alla moglie, la sorella della madre di Teri, e la bambina ebbe una reazione violenta. ”Mi tirò fuori dalla situazione ma non mi fece mai domande”, ricorda nell’intervista. Quella fu l’ultima volta che vide lo zio, e cercò di dimenticare. Non disse mai nulla a nessuno, anche per paura che il caso potesse causarle pubblicità negativa, danneggiando la sua carriera di attrice. Anni dopo però, l’uomo venne arrestato dopo aver molestato la figlia di un vicino di casa: la ragazza, Sarah Van Cleemput, di 14 anni, si suicidò, lasciando un biglietto in cui lo accusava. Per Teri fu uno choc. Si mise in contatto con la magistratura e, scoprendo che il caso era fermo per mancanza di prove, si decise a parlare. Senza la sua testimonianza, l’azione legale non sarebbe potuta proseguire. L’uomo, dopo aver confessato anche altri tre casi di molestie sessuali, venne condannato a 14 anni di prigione» (’la Repubblica” 9/3/2006).