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 2006  marzo 08 Mercoledì calendario

Panini Franco

• Cosimo Pozza di Maranello (Modena) 8 ottobre 1931, Modena 30 marzo 2007 • Imprenditore. «[...] con i tre fratelli [...] ha dato vita a un’impresa senza eguali, le figurine dei calciatori (le prime, foto in bianco e nero colorate a mano; la primissima, l’interista Bruno Bolchi; la più introvabile, il portiere dell’Atalanta Pierluigi Pizzaballa), di cui i Panini sono divenuti leader nel mondo, prima di vendere tutto, a fine anni ”80, al magnate inglese Robert Maxwell. [...] self made man: madre sarta senza fisso lavoro, padre operaio che lo lascia orfano a dieci anni, inizi da garzone di edicola, la scuola da ragionieri, l’impiego in banca, un’edicola con i fratelli, tante idee. [...]» (Stefano Righini, ”Capital” novembre 2001) • « passato da Nils Liedholm a Borso d’Este trattandoli con lo stesso amore di editore e bibliofilo. Con il giocatore svedese, immortale icona del primo album dei calciatori nel ”61, contribuì a formare l’immaginario di milioni di tifosi e collezionisti. Con la Bibbia eseguita per il duca di Ferrara, uno dei capolavori della miniatura italiana, esaudì il suo sogno più grande: creare una ”Biblioteca impossibile” con la riproduzione dei codici miniati delle grandi famiglie del Rinascimento. [...] Era nato a Pozza di Maranello e aveva iniziato la sua attività a 12 anni come garzone nell’edicola di giornali di famiglia, a Modena. Impiegato dal ”53 al Banco di San Geminiano e San Prospero, lasciò dieci anni dopo per unirsi all’azienda fondata nel ”61 dal fratello Giuseppe, morto nel ”96. Impresa a carattere familiare – con Giuseppe e Franco c’erano anche gli altri due fratelli Umberto e Benito – la Panini comincia con le figurine di calciatori distribuite nelle edicole, poi vi affianca raccolte dedicate a storia e geografia, scienza e spettacolo, eventi sportivi e personaggi come Topolino e Paperino. Ma è per i calciatori che resterà famosa. L’album infatti diventa presto un oggetto di culto, ancora oggi ricercato dai collezionisti (una raccolta completa è valutata 1.000 euro) e motivo di rimpianto per chi lo vede come simbolo di un modo di intendere il calcio che non esiste più, anche se l’album sopravvive lottando contro Playstation e quel calciomercato sempre aperto che rende impossibile fissare sulla carta le rose delle squadre. Panini vuole dire tante trovate, artistiche e imprenditoriali: il giocatore in rovesciata sulle bustine (lo juventino Carlo Parola) indossa una divisa inventata per poter rappresentare tutti; la prima imbustatrice automatica viene inventata da Umberto Panini; le figurine, che all’inizio erano un cartoncino da incollare con la famosa coccoina e successivamente da applicare con triangolini biadesivi (le ”celline”), diventano adesive per l’edizione 71/72; in quegli stessi anni le Edizioni Panini si affacciano sui mercati internazionali (’Mexico ”70”, con didascalie plurilingue), raggiungendo 40 Paesi e diventando leader mondiali nel settore [...] Panini vuole dire tante leggende. Le due più famose: le figurine ”rare” (ma la Panini ha sempre garantito che vengono prodotte tutte in numero uguale) e il meraviglioso tormentone ”celo-manca”, che accompagna ancora generazioni di appassionati. Dal 1989, quando l’azienda venne ceduta a Robert Maxwell, Franco Cosimo Panini tenne per sé la divisione libri e creò la sua casa editrice, spaziando dalle edizioni per ragazzi a Comix, fino alle pregiate e rare edizioni della Biblioteca impossibile: il sogno di gioventù che finalmente si avverava. Arte, ma non più arte di quella nata con Liedholm e le celline» (Alessandro Pasini, ”Corriere della Sera” 31/3/2007).