Varie, 8 marzo 2006
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REEVE MOROSINI Dana Scarsdale (Stati Uniti) 19 febbraio 1961, New York (Stati Uniti) 7 marzo 2006. Attrice
REEVE MOROSINI Dana Scarsdale (Stati Uniti) 19 febbraio 1961, New York (Stati Uniti) 7 marzo 2006. Attrice. Uno spiccato talento per il cabaret, Dana si esibisce a Broadway e nei teatri off, ma la sua fama è legata anche alle serie tv Law&Order, Oz e All My Children. Nell’aprile 1992 Dana sposa Christopher Reeve. Tre anni dopo, l’attore rimane paralizzato dopo una caduta da cavallo: lo assisterà fino alla morte di lui, il 10 ottobre 2004. Da quel giorno è Dana a presiedere la fondazione voluta dal marito per sostenere la ricerca sulle cure per la paralisi della colonna vertebrale. Nell’agosto 2005 annuncia di avere un cancro ai polmoni • «[...] una promettente carriera di attrice e cantante spezzata dall’incidente che aveva paralizzato il marito, Christopher Reeve. Una vita nuova, da infermiera al capezzale di Superman. [...] La famiglia era di origini veneziane e lei parlava l’italiano. Dana aveva sposato Reeve nel 1992. Tre anni dopo il marito rimase paralizzato per una rovinosa caduta da cavallo, lei abbandonò quasi completamente la carriera per trasformarsi in devota infermiera del Superman in carrozzella, suscitando l’ammirazione di molti» (’la Repubblica” 8/3/2006). «[...] La loro è una delle storie più tristi negli annali di Hollywood. Si erano conosciuti nell’87 al Williamstown Theatre Festival, dove lei, neolaureata a Middlebury, prestigioso college del Vermont, si esibiva in una produzione di cabaret. Era stato amore a prima vista. Reeve, di dieci anni maggiore e già un divo internazionale grazie ai tre film della serie Superman, si era invaghito subito di quella splendida giovane, nata a New York da una abbiente famiglia di origine veneziana e che parlava perfettamente l’italiano. Quando si sposarono, nel ’92, i media americani parlarono subito di ”fiaba”.Ma l’incanto di un amore immortalato da cene al lume di candela e vacanze insieme in barca a vela si frantumò in un freddo pomeriggio del 27 maggio ’95, quando Reeve, sportivo e fantino di classe, rimase paralizzato dopo una rovinosa caduta da cavallo durante una gara ippica. Dopo l’incidente Dana decise di abbandonare la sua promettente carriera hollywoodiana per dedicarsi interamente al marito. ”Senza di lei sarei morto”, aveva spiegato l’attore [...] ” stata lei a ridarmi la speranza quando, entrando in sala rianimazione subito dopo l’incidente, mi ha guardato e ha esclamato: sei ancora tu!”. [...] Dana era talmente convinta che un giorno il suo Chris sarebbe tornato a camminare, da buttarsi a capofitto nella crociata promossa dalla loro fondazione. Che ha devoluto oltre 55 milioni di dollari alla ricerca sulle cellule staminali, osteggiata dall’amministrazione Bush, per trovare la cura contro ogni forma di paralisi. Con la stessa ostinata caparbietà era certa di riuscire a battere il suo tumore. [...] ”La cosa più difficile della mia vita è stata rivelare a mio figlio che avevo il cancro - ha detto Dana nella sua ultima intervista alla Abc -; io sono sempre stata la sua ancora di salvezza e tutti i lutti in famiglia l’hanno provato enormemente”. [...]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 8/3/2006).