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 2006  marzo 08 Mercoledì calendario

Orrico Corrado

• Massa (Massa Carrara) 16 aprile 1940. Allenatore di calcio. Apice della carriera: all’Inter nel 1991/92 (un disastro) • «[...] è la risposta dell’Inter alla voglia di zona. L’anno dopo l’approdo di Maifredi alla Juve, Ernesto Pellegrini assume il tecnico toscano per sostituire Trapattoni. ”Anche i muri di Appiano Gentile mi chiedono di giocare con il libero”, ricorda Orrico che non giudica Sacchi un innovatore. ”Il suo Milan è un assemblaggio di idee altrui. Si ispira a Radice, al calcio olandese, al Brasile e anche al sottoscritto. Quando allena la primavera della Fiorentina, Arrigo mostra ai giocatori le videocassette della mia Carrarese. Il vero innovatore al Milan è Silvio Berlusconi”. All’Inter Orrico non ha un Cavaliere alle spalle e oggi se ne rammarica. ”Berlusconi rompe le resistenze della squadra, quando Sacchi non ingrana. Io invece mi scontro ogni giorno con chi mi chiede maggiore prudenza. Eppure prima di assumermi sostengo una ventina di colloqui, sanno bene qual è il mio metodo”. [...] A remare contro ad esempio c’è il capitano Beppe Bergomi, che gli rimprovera una certa arroganza. ”Ma se addirittura dimezzo le mie tabelle di allenamento, rispetto al lavoro che facevo alla Lucchese”. Dopo 17 partite di campionato Orrico molla. ”Mi dimetto e rinuncio a 400 milioni. Che ora mi farebbero comodo”. Esistono varie scuole di pensiero nella zona secondo Orrico. Sacchi ad esempio praticava un calcio molto attento alla fase difensiva (’dieci giocatori dietro la linea della palla eccetto Van Basten”), aspetto sconosciuto a Zeman e Maifredi. Sull’ex allenatore della Juve si concede una battuta: ”Col Bologna gioca un grande calcio, ma è tutto un altro tipo rispetto a Sacchi. Troppo bon vivant”. [...]» (Filippo Nassetti, ”Il Foglio” 7/3/2006).