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 2006  marzo 05 Domenica calendario

"Dì quanto vuoi spendere e io ti mando il cantante". La Repubblica 5 marzo 2006. Sanremo. Ogni cantante ha un impresario

"Dì quanto vuoi spendere e io ti mando il cantante". La Repubblica 5 marzo 2006. Sanremo. Ogni cantante ha un impresario. Ogni impresario una tariffa. E madonna mia bella, se Sanremo ha successo anche il cachet sale, le serate si fanno più numerose e si guadagna tutti molto di più. Quando i Ricchi e Poveri facevano furore qui si correva dietro a Dino Vitola, calabrese di Trebisacce, capocorrente e plenipotenziario degli interpreti melodici. Vitola è stato infatti un capo riverito della vasta tribù che con Sanremo fanno affari per l´intero anno. Oggi il settore è lievemente in crisi, e Dino, 54enne, ha un fascino più dimesso. Ma si vede da lontano che è un impresario: capelli tinti e fluenti, pancia pronunciata. Un democristiano del sud Italia, solo che al posto della cravatta con gli elefanti inchiodata alla camicia compare un trasgressivo girocollo di Armani. La crisi economica non fa sconti caro Vitola. «Altro che! Le serate sono diminuite in modo bestiale». Mancano gli euro. «Ha capito che vuol dire andare dietro gli uomini dei miracoli? Quello, cioè Berlusconi, i miracoli se li è fatti per sè». E lei adesso deve piazzare Anna Tatangelo. «Tatangelo non è mia». Tatangelo quanto vale? «Boh, è legata al giro di Gigi D´Alessio. Certo una ventina di serate l´anno prossimo le farà». Credevo di più. «Ma sta scherzando? Oggi si piazzano spettacoli a cinquemila, seimila euro» E con cinquemila euro cosa mi dà. «E che vuoi? Puoi avere Edoardo Vianello con la band». Cinquemila è troppo. «Di meno, adesso ti parlo da mercante, te lo do ma con le basi». Tremila euro con le basi. «Viene bene lo stesso, lui canta i motivetti degli anni sessanta. Fai una festa privata, viene lì: mette la base, canta, toglie e ti saluta». Voglio fare una festa ma sono poverello. «Pigliati Piero Focaccia». E chi è Focaccia? «"Stessa spiaggia/stesso mare". Quel motivetto va ancora forte, e lui ci campa».  vero. Quant´è Focaccia? «Con mille euro è tuo». Siamo però alla disperazione. «Non è più come una volta. Io con i Ricchi e Poveri facevo 28 serate al mese. Ventotto, caro. Adesso questi qui se ne fanno 28 in un anno è grasso che cola» La sua percentuale? «7-8 per cento. Se il cantante è forte, scende un po´». Lei chi tratta oggi? «Pochi cantanti. Ho appena preso Anna Oxa: ho chiuso per luglio e agosto». Alle feste canta il brano che abbiamo ascoltato qui? «No, questo di Sanremo è fuori. Non l´ho messo proprio, non è in repertorio». Se Dolcenera vincesse. «60 serate assicurate». Se perdesse? «Un po´ in meno, non troppo. La ragazza tira». Qualcosa in giro si spende, dunque. «Ma ti sembra! Toto Cutugno costa ventimila euro e credimi, è niente. Ha l´allestimento, i musicisti, la preparazione. Toto in un anno farà una quindicina di serate, non di più». La Pausini va molto meglio. «Ma è un altro mondo! Ma che dici? La Pausini fa quello che vuole, è una star internazionale, passa il tempo in giro per i quattro continenti. La Pausini, Vasco, che ho lanciato io, e chi più?» E che ne so? «Ho appena preso Geraldina Trovato». Non sembra un nome da big. «Bisogna lavorarci, ma ha testi bellissimi. Purtroppo è ferma da un po´ di tempo». Geraldina Trovato. «Ho avuto i Cugini di campagna». Quelli sì. «Io per esempio organizzo le feste di Mastella». Alla festa annuale di Telese non si vedono grandi star. «E grazie, ma lì si va gratis». Antonello Caporale