Varie, 4 marzo 2006
PANSECA Filippo
PANSECA Filippo Palermo 5 marzo 1940. Architetto. Artista • «[...] l’uomo che inventò il garofano [...] uomo che chiamavano “l’architetto del principe”, il pittore palermitano arrivato a Milano nel ’68, in cerca di fortuna nella bohème intorno all’Accademia di Brera: finché una sera, alla trattoria all’Angolo di via Fiori Chiari, tra attori, artisti, giornalisti e intellettuali vari, aveva conosciuto quel giovane consigliere comunale socialista che ne avrebbe fatto l’interprete dell’“onda lunga”. L’amico Bettino Craxi decideva e lui, lo “scenografo di corte”, traduceva in immagini. La svolta riformista e il garofano che mandò in pensione la vecchia falce e martello. O la piramide alta otto metri che sotto i capannoni dell’Ansaldo fece da sfondo al congresso di Milano dell’89 e sintetizzò gli anni del trionfo socialista o della sua arroganza, secondo i punti di vista: il monumento ispirò a Giampaolo Pansa degli articoli memorabili che lo dissolsero nell’ironia “ma intanto ancora adesso se lo ricordano tutti, quella in realtà era una mia opera e io ne approfittavo, chi altri mi avrebbe mai fatto fare un’istallazione digitale di otto metri?”.[...] il bohémien capellone che debuttò al congresso di Torino del ’78 si è un po’ ingrigito ma ha mantenuto lo stesso spirito [...] “ricordo che Bettino avrebbe voluto fare della Rosa l’immagine del Psi, del resto era già il simbolo dei socialisti europei. Ma Di Martino non se n’era accorto e per Craxi era troppo tardi: cavolo, diceva, potevamo eliminare la falce e martello, ma ormai Pannella s’è preso la Rosa e non ce la darà più. Così siamo andati a cercare un altro simbolo ed è nato il garofano”. [...]» (Gian Guido Vecchi, “Corriere della Sera” 4/3/2006).