Varie, 4 marzo 2006
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Gallico Claudio
• Mantova 4 dicembre 1929, Mantova 3 marzo 2006. Direttore d’orchestra • «[...] famiglia di origine ebraica fortunosamente sfuggita alle persecuzioni razziali, era una figura di riferimento nella cultura musicale italiana perché univa, come raramente accade, l’esercizio della critica con l’impegno musicale pratico. Presidente della Accademia Virgiliana che ha guidato per più di quindici anni, aveva seguito la carriera accademica sino a diventare ordinario di Storia della Musica nell’Università di Parma, dove fondò l’Istituto di Musicologia, nel 1971. Fu contemporaneamente presidente della Società Italiana di Musicologia dal 1968 fino al 1974. I suoi interessi si orientavano su due fronti. Innanzi tutto la musica del Rinascimento, che aveva, nella città dei Gonzaga, uno dei centri principali, non foss’altro che per la presenza di Monteverdi, cui Gallico dedicò un libro (Einaudi) nel 1979. [...] La prosa di Gallico, sintetica e preziosa, aveva una forte capacità evocativa: la musica descritta riusciva a “risuonare” con evidenza inconsueta negli studi di musicologia. L’altro settore dell’attività di Gallico riguardava il melodramma italiano dell’800: ricordiamo l’edizione critica di Ernani pubblicata da Ricordi e dalla Chicago University Press ed entrata nella prassi comune dei teatri d’opera. Chi lo ha conosciuto, ne ricorda l’eleganza, la discrezione, l’ironia e la socievolezza: uno stile che sembrava aver desunto da quel mondo rinascimentale che aveva posto al centro della sua attività di maestro e di studioso. Nella sua ricca esistenza ha pubblicato più di novanta saggi di storia musicale. Fra questi ricordiamo [...] Sopra li fondamenti della verità. Musica italiana fra XV e XVII secolo (Bulzoni) e Rimeria musicale popolare italiana nel Rinascimento» (LIM Editore) (Paolo Gallarati, “La Stampa” 4/3/2006).