Giorgio Faletti, La Stampa 3/3/2006, 3 marzo 2006
C’è una maledizione, nel cinema e nel teatro, che viene definita "il ruolo tinca". Per intenderci, è quello in cui ogni pur bravo attore, se anche si dà fuoco durante la rappresentazione, non se ne accorge nessuno
C’è una maledizione, nel cinema e nel teatro, che viene definita "il ruolo tinca". Per intenderci, è quello in cui ogni pur bravo attore, se anche si dà fuoco durante la rappresentazione, non se ne accorge nessuno. E’ il ruolo che sembra creato apposta dall’autore per far spostare con la sola forza della recitazione la luce dei riflettori da colui che lo interpreta su chiunque si trovi anche per caso a passare da quelle parte. Attori famosi si sono svegliati di notte sudati e ansimanti per aver appena attraversato un incubo durante il quale erano stati intrappolati dall’esca di un copione traditore nella rete della tinca. Queste considerazioni hanno valenza di legge in tutti i casi meno uno:il Festival di Sanremo".