Varie, 3 marzo 2006
SIRCANA
SIRCANA Silvio Torino 12 giugno 1951. Politico. Senatore del pd. Ex portavoce del governo Prodi • «[...] altissimo e magrissimo, una passione per la chitarra e una per il buon vino, è il regista della comunicazione. Agli antipodi rispetto al suo omologo Paolo Bonaiuti: tanto è prudente il portavoce di Berlusconi (che infatti lo chiama ”la vecchia zia”), quanto è estroverso e battutista ai limiti dell’irriverenza quello di Prodi. [...] al centro Ricerche Fiat, mentre il Professore saliva a bordo di una Panda alimentata all’idrogeno, Sircana non ha resistito alla battuta: ”Ora va a sbattere!”. Nel 1993 il Professore, allora presidente dell’Iri, cercava un portavoce, gli dissero che ”c’era uno bravo all’Italtel”, chiamò Sircana e dopo un’ora lo assunse. E due anni dopo, quando iniziò l’avventura del pullman, Prodi chiamò ancora Sircana. Che una volta conquistato Palazzo Chigi, nello sbalordimento collettivo si congedò dal Professore sulle porte del potere: ”Avevo strappato troppo con la famiglia che avevo a Milano”. Ma Prodi, avvistando di nuovo Palazzo Chigi, ha rivoluto Sircana [...]» (Fabio Martini, ”La Stampa” 3/3/2006). «Alto, magrissimo, ma non è Fassino. [...] a Milano una coppia, vedendolo accanto a Prodi, lo ha scambiato per il segretario dei Ds. Da allora, Angelo Rovati, altro fedelissimo del Professore, ogni tanto lo chiama Piero. [...] è un signore [...] che non si prende molto sul serio, un battutista spesso sorridente che ama la chitarra e da grande avrebbe voluto riempire gli stadi come una rock-star. Fa parte del gruppo più stretto del Professore. Lui, il consigliere Ricky Levi, il capo della segreteria Mario Barbi, il tesoriere Rovati, l’altro consigliere Rodolfo Brancoli, il campaign manager Giulio Santagata. [...] è già stato con Prodi nella campagna elettorale del ”96. Dopo la vittoria mollò e torno al suo lavoro di comunicatore per le aziende. Prodi lo aveva scoperto all’Italtel e assunto dopo un colloquio di un’ora. tornato dieci anni dopo, lui torinese ma romano d’adozione in mezzo al gruppo dei bolognesi. [...] ”Mi ricordo che nel ”96 un giornale che si chiama Informazione e di cui non è rimasta traccia titolò: Prodi leader della tristezza...”. Prodi non è così, tantomeno lo è il suo spin doctor. [...]» (Goffredo De Marchis, ”la Repubblica” 16/3/2006).