Varie, 3 marzo 2006
Tags : Jacques Séguéla
SGULA Jacques Parigi (Francia) 23 febbraio 1934. Pubblicitario • «[...] ha lasciato un segno su due presidenti
SGULA Jacques Parigi (Francia) 23 febbraio 1934. Pubblicitario • «[...] ha lasciato un segno su due presidenti. Ha inventato lo slogan più noto della storia della comunicazione politica, la ”force tranquille” di Mitterrand; e ha organizzato la cena a casa sua in cui Sarkozy e la Bruni si sono conosciuti e fidanzati [...]» (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 22/3/2010) • «[...] fautore della strategia mediatica nelle due campagne vincenti di François Mitterrand alle presidenziali del 1981 (con lo slogan ”Mitterrand, la force tranquille”) e del 1988 (’Génération Mitterrand”) [...] ”Quando ho ideato gli slogans ”Mitterrand, la force tranquille’ o ”Génération Mitterrand’, non ho pensato a muovere istinti ideologici ma piuttosto scelte di investimento personale: è normale, visto che si vota per un uomo e non per un partito”. Una regola, questa, che Séguéla ha scritto, alcuni anni fa in un libro Le vertige des urnes (la vertigine delle urne) edito da Flammarion. Un abecedario per la campagna elettorale perfetta dove, tra l’altro, un comandamento da non trasgredire è ”che si vota per un destino e mai per una banalità”. Il destino, il futuro, il pericolo dell’ovvio. [...] ”[...] Mitterrand mi regalò la più bella definizione di democrazia che io conosca: viene eletto colui che racconta al suo popolo quel pezzo di storia che ha voglia di ascoltare in quel preciso momento, a condizione di essere l’eroe di quella storia [...] Non esistono differenze sostanziali tra la comunicazione su di una macchina, un detersivo o su di un presidente della Repubblica. Non amano che si dica, ma dopo tutto non dovrebbero fare pubblicità se non desiderano trovarsi su di un manifesto proprio come un detersivo. La forza tranquilla ero lo slogan per la campagna di Mitterrand, ma avrebbe potuto essere quello per una macchina o per un detersivo [...] Il pubblico accetta o rifiuta l’identificazione. Per lanciare Perrier, l’acqua che fa ”pschitt’, negli Stati Uniti un pubblicitario scelse il meno snello degli attori, Orson Welles, e la meno sobria delle star, Richard Burton. Perrier vide le proprie vendite passare da tre milioni di bottiglie nel 1975 a cento milioni nel 1978. L’alchimia psicologica aveva funzionato. Parallelamente un produttore di aspirine chiese a John Wayne di fare lo spot. Fiasco totale. Gli americani accettano che Welles e Burton si prendano cura del proprio fegato ma non che il loro cow-boy nazionale abbia il mal di testa [...]”» (Massimiliano Lenzi, ”Il Foglio” 3/3/2006).