Roberta Pasero, il Giornale 26/2/2006., 26 febbraio 2006
Già nel sedicesimo secolo si usavano oggetti simili alle matite: in un libro del tedesco Konrad Gessner, datato 1565, è stato trovato un piccolo pezzo di grafite con la punta intagliata
Già nel sedicesimo secolo si usavano oggetti simili alle matite: in un libro del tedesco Konrad Gessner, datato 1565, è stato trovato un piccolo pezzo di grafite con la punta intagliata. Però la più antica matita, uguale a quelle in uso ancora oggi, risale al 1630 ed è stata trovata circa un secolo fa durante i lavori di restauro in una vecchia casa tedesca: realizzata in legno di cedro, era sopra una trave del tetto, forse dimenticata da un carpentiere durante la costruzione dell’edificio. La parola "matita" deriva dal latino "lapis hematitas", la pietra di ematite con cui i latini chiamavano i pezzi di ferro usati dagli antichi per incidere le rocce. A scegliere il nome del minerale ("grafite") che forma la mina dentro la matita è stato il chimico tedesco Carl Wilhelm Scheele, richiamandosi alla parola greca che indica la scrittura. Nel 1905 il conte tedesco Alexander von Faber-Castell ideò le matite dalla forma esagonale per impedire che rotolando scivolassero dal tavolo.