1 marzo 2006
Bonifazi Alessio, di anni 23. Impiegato in un supermercato di Bassano del Grappa (Vicenza), nel tempo libero lavorava nel bar di famiglia, con i genitori e le due sorelle
Bonifazi Alessio, di anni 23. Impiegato in un supermercato di Bassano del Grappa (Vicenza), nel tempo libero lavorava nel bar di famiglia, con i genitori e le due sorelle. Dopo un anno e mezzo di fidanzamento, quattro mesi fa era stato piantato dalla sua ragazza, G. D., di anni 18, diploma all’istituto alberghiero di Possagno, cameriera nel Caffè Bramezza di Cavaso del Tomba (Treviso). Ancora incapace di accettare l’abbandono, l’andava a trovare di continuo. Nel pomeriggio di sabato 2 le scrisse un biglietto, poi saltò sulla sua auto e glielo portò. Gironzolò per un’ora tra i tavolini del bar con un aperitivo in mano. Alla fine, lei, stufa d’esser fissata e seguita, gli disse chiaro che non aveva intenzione di leggere il suo messaggio. A quel punto il Bonifazi estrasse la pistola del padre che s’era portato dietro, uscì dal locale sbattendo la porta e si fece saltare le cervella sul marciapiede antistante. Morì intorno alle 21 e 30.