Dennis Overbye, Einstein innamorato, 1 marzo 2006
Quando nacque, a Ulm, in Germania, nel 1879, Albert Einstein era così grasso da far inorridire la nonna Jette, e la sua testa era così grande da far temere alla madre Pauline che si fosse deformata
Quando nacque, a Ulm, in Germania, nel 1879, Albert Einstein era così grasso da far inorridire la nonna Jette, e la sua testa era così grande da far temere alla madre Pauline che si fosse deformata. A questa circostanza fu imputata la lentezza nel linguaggio (a due anni il primo tentativo di parlare), e l’abitudine di ripetere a bassa voce fra sé ogni frase che pronunciava (mantenuta fino a sette). Assai vivace fin da piccolo, a cinque anni prese le prime lezioni di violino, ma insofferente verso la sua insegnante le scagliò la sedia addosso e la cacciò di casa. Tra i suoi giochi preferiti costruire castelli di carte alti fino a quattordici piani e far navigare una barchetta di carta in un secchio d’acqua. Per insegnargli a orientarsi i genitori lo lasciavano solo a ritrovare la strada di casa.