Varie, 1 marzo 2006
RON
RON (Rosalino Cellamare) Dorno (Pavia) 13 agosto 1953. Cantante • «[...] aveva poco più di sedici anni quando [...] fu tradotto da Dorno, il paesino del Pavese dov’è nato e tuttora risiede, sul palco del teatro più venerato dagli italiani: Pa’ diglielo a ma’ fu il motivetto che cantò in coppia con Nada. Settimo posto. ”Allora si viveva in comune, tutti insieme a provare, tutti insieme a dormire, tutti insieme a mangiare. Eravamo in questa sorta di mensa e io facevo la fila quando due regine della canzone, nomi illustri, iniziarono a dirsele in modo così cruento da farmi arrossire. L’una all’altra: sei una puttana. E quella: ti spacco la faccia. Finì con un pugno in testa. Qui a volte si perde la dignità”. [...] Una canzone e sei alle stelle, poi il buio, la carriera che rischia di arrestarsi, ”e i soldi che mancano, la depressione ti prende, poi la paura. Ho vissuto anch’io momenti difficili. D’incanto persi il successo che avevo conquistato da giovanissimo. Tra il ”72 e il ”78 mi mantenni arrangiando canzoni per altri. Lucio Dalla mi ha aiutato moltissimo. Anche Pippo Baudo. Gli devo riconoscenza, e io non dimentico”. Vivere cantando è più complicato che bello. ” un disastro a volte. Non si vendono più dischi, devi investire tu. E a volte i soldi non bastano, a volte la promozione è sbagliata [...] Ho Craxi nel cuore, ero di casa da lui. stato un politico straordinario, con una visione strategica e una passione indicibile per il suo mestiere. Gli piaceva tanto una mia canzone che ebbe un bel po’ di successo, Una città per cantare. Mi chiedeva di farla sempre: io suonavo e lui cantava [...] Una sera Craxi mi fece dormire nel suo letto [...] C’era anche sua moglie [...] mi voleva bene [...] Non c’è paesino che non abbia visitato. Il mio cachet è popolare, prendo quello che ritengo giusto, bado a non essere esoso. Voglio andare dovunque e cantare ovunque”. [...]» (Antonello Caporale, ”la Repubblica” 1/3/2006).