27 febbraio 2006
Gerardo Coralluzzo, tossicodipendente, 28 anni, la notte tra sabato 18 e domenica 19 febbraio, insieme a due compari, cercava di rubare tre piccole palme cikas davanti un bar in ristrutturazione
Gerardo Coralluzzo, tossicodipendente, 28 anni, la notte tra sabato 18 e domenica 19 febbraio, insieme a due compari, cercava di rubare tre piccole palme cikas davanti un bar in ristrutturazione. A rivenderle, pensava di poterci ricavare qualche centinaio d’euro. Dall’interno del locale li vide il proprietario, Domenico Sabatino, di anni 54, tutto preso a terminare i lavori per l’inaugurazione, fissata di lì a pochi giorni. Di certo spaventato, il Sabatino imbracciò il fucile calibro 12 regolarmente denunciato, uscì sul marciapiede e fece fuoco, uccidendo il Coralluzzo, che non riuscì ad arrivar vivo all’ospedale dove voleva portarlo uno dei suoi complici. Ai carabinieri il tabaccaio disse di aver «agito in base alla nuova norma sulla legittima difesa», ma gli inquirenti lo hanno portato nel carcere di Fuorni, perché i ladri non erano armati e non lo avevano aggredito. Davanti un bar tabaccheria, lungo la litoranea che unisce Eboli a Battipaglia, Salerno.