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 2006  febbraio 20 Lunedì calendario

Anno III - Centoseiesima settimanaDal 13 al 20 febbraio 2006Magliette. Roberto Calderoli, che pochi giorni prima aveva definito Rula Jebreal, giornalista palestinese de La 7, ”quella signora molto abbronzata”, s’è fatto intervistare da Mimun per il Dopo Tg1 e a un certo punto s’è sbottonato la camicia e ha mostrato che sotto portava una maglietta su cui era stampata la prima pagina di France Soir, con le vignette danesi che hanno fornito il pretesto, nei giorni scorsi, per incendiare l’Islam

Anno III - Centoseiesima settimana
Dal 13 al 20 febbraio 2006

Magliette. Roberto Calderoli, che pochi giorni prima aveva definito Rula Jebreal, giornalista palestinese de La 7, ”quella signora molto abbronzata”, s’è fatto intervistare da Mimun per il Dopo Tg1 e a un certo punto s’è sbottonato la camicia e ha mostrato che sotto portava una maglietta su cui era stampata la prima pagina di France Soir, con le vignette danesi che hanno fornito il pretesto, nei giorni scorsi, per incendiare l’Islam. Il piccolo strip-tease, accompagnato da altre dichiarazioni provocatorie rilasciate nei giorni successivi, ha suscitato una nuova ondata di indignazione mediorientale, culminata in manifestazioni di folla davanti al consolato italiano di Bengasi, in Libia. La polizia ha sparato sui dimostranti, ha ucciso undici persone e Calderoli, che non la smetteva di rilasciare interviste, s’è dovuto dimettere su invito perentorio di Berlusconi. Era ministro per le Riforme e non è detto che questo incidente non ne rafforzi l’immagine presso gli elettori leghisti. Però, dentro la Casa delle libertà, le dimissioni imposte dal premier hanno suscitato la rivolta della Lega, che ha riunito di corsa il proprio Consiglio federale e ha minacciato di andar da sola alle elezioni. Intanto Berlusconi e Gheddafi si sono telefonati confermandosi l’amicizia dei rispettivi paesi, eccetera. Anche Prodi ha chiamato il colonnello. La Libia è un nostro importante fornitore di energia. Gheddafi, dopo gli undici morti, ha mandato via il suo capo dei servizi di sicurezza. Ma i disordini sono continuatiI: i funerali delle vittime di Bengasi si sono trasformati in una manifestazione anti-italiana: bandiere bruciate, slogan molto violenti contro di noi, nuovo assalto al consolato con saccheggio e sparizione dell’archivio storico. La Farnesina si prepara a richiamare in patria gli italiani che si trovano a Bengasi.

Cristiani. In Nigeria le chiese vengono assaltate e così le case dove abitano dei cristiani. L’origine sono sempre le vignette. I morti finora sono quindici. A Maiduguri, epicentro dei disordini, vige il coprifuoco.

Impresentabili. La settimana politica - cioè la campagna elettorale - è stata dominata dal polverone cosiddetto degli ”impresentabili”. Berlusconi, avendo fatto pace con Alessandra Mussolini, ha stretto con lei un accordo elettorale che prima prevedeva, poi non prevedeva, poi prevedeva di nuovo che lei si candidasse. In ogni caso la sua formazione politica - Alternativa sociale - entrava a far parte della Casa delle libertà. Senonché Alessandra voleva portarsi dietro (e candidare) almeno un paio di persone in odore di filonazismo e antisemitismo (Adriano Tilgher, Roberto Fiore), coinvolti in storie passate molto oscure, e qui Fini, che non vuole una destra spinta di nuovo in territori che si speravano abbandonati per sempre, si è opposto. A questa maretta, s’è contrapposta la maretta dall’altra parte, dove il trotzkista Marco Ferrando, che Bertinotti aveva intenzione di portare in Parlamento, ha giustificato la strage di Nassiriya e detto che Israele è uno stato artificiale. Qui lo stesso Bertinotti ha dovuto comunicargli che il limite era stato superato e che la sua candidatura doveva intendersi tramontata. Anche per il no global napoletano Francesco Caruso, che voleva una legge per pignorare la barca a D’Alema, non ci sarà un seggio in Parlamento.

Bandiere. Ferrando è poi andato, con altri mille impresentabili, alla manifestazione di sabato 18 a Roma, dove sono state bruciate bandiere israeliane e si è sentito, ripetuto molte volte, lo slogan ”Dieci, cento, mille Nassiriya”. Rifondazione non aveva aderito e dunque Ferrando era lì a titolo personale. Aveva aderito invece il Pdci di Oliviero Diliberto, il quale, a domanda, ha risposto di non aver sentito alcun coro su Nassiriya.

Sondaggi. Queste schermaglie, di cui la campagna elettorale sarà purtroppo piena, si sono prodotte mentre sugli elettori piovevano nugoli di sondaggi, prodotti dall’entourage di Berlusconi, ma non solo. Parrebbe che la Casa delle Libertà sia leggermente in recupero sul centro-sinistra, il quale si mostra adesso un po’ meno sicuro di vincere, anche perché fanno senz’altro una brutta impressione sugli elettori le divisioni profonde da cui è attraversata la coalizione. La tecnica di comunicazione dei sondaggi da parte di Berlusconi è questa: far vedere che la Casa delle Libertà sta recuperando e che potrebbe in teoria farcela, mostrare però che il centro-sinistra è sempre un poco più avanti, magari di un pelo, così da indurre l’elettore incerto o pigro a precipitarsi alle urne per non permettere agli avversari di sfruttare un vantaggio ormai minimo. Berlusconi sostiene che se andasse a votare l’85 per cento degli italiani, lui vincerebbe.

Prodi. Prodi e Rutelli stanno litigando sulle liste civiche per il Senato, con cui il professore vorrebbe che ci si apparentasse e che Rutelli non vuole neanche sentir nominare. Prodi, parlando a Padova, ha promesso di abbassare l’Ici, ma anche di rivedere gli estimi catastali.

Hamas. A Ramallah, prima seduta del nuovo parlamento palestinese, col presidente Abu Mazen (appartenente al partito sconfitto del Fatah) che ribadisce la necessità di aderire agli accordi di pace con Israele sottoscritti a Oslo, e il prossimo premier palestinese Ismail Haniye, che passa peraltro per moderato, che gli risponde: ”Hamas non ha di sicuro vinto le elezioni per aderire alle idee del Fatah”. Hamas ha ribadito che non si parla di riconoscimento di Israele finché Israele non si sarà ritirata da tutti i territori.

Aviaria. Il consumo di pollo risulta negli ultimi giorni crollato del 70 per cento e al Sud addirittura del 90. Da ottobre a oggi il calo è stato in media del 30-35 per cento, con contrazione dei prezzi del 35-45% (da 1,5 a 0,9 euro al chilo, contro la sostanziale stabilità dell’area euro). Perdite complessive di 5-600 milioni di euro, media di sei milioni di euro al giorno (studio dell’Istituto Piepoli per conto di Fedagri-Confcooperative). Nel comparto lavorano 180 mila persone, 30 mile sono già andate in cassa integrazione il 31 gennaio. Il ministero del Welfare teme un "drammatico dimezzamento" della forza lavoro.

Cabello. Victoria Cabello dice che, se a Sanremo verrà Arnold Schwarzenegger, che governa la California senza concedere la grazia ai condannati a morte (terza volta la settimana scorsa), lei non salirà sul palco con lui.

Cassazione. Una cittadina di Guspini, in Sardegna, ha il marito in carcere, tre figlie e una di queste di 14 anni. Si mette insieme a un Marco T. di 41 anni, tossicodipendente e violento. Costui picchia molto spesso la sua compagna davanti alle bambine. La figlia di 14 anni conduce una vita troppo facile per la sua età: tardi la notte, giri con sbandati, va notoriamente a letto con chi capita, cambia amichetto ogni settimana. Un giorno il patrigno picchiatore se la porta in un casolare e vuol farle quello che ci si immagina. La ragazzina, dato che l’uomo è un drogato, gli propone per prudenza di accontentarsi di una fellatio. L’altro accetta. La madre della ragazzina, e sua compagna, lo denuncia. Segue processo e condanna. Ma, poiché allo stupratore non sono state concesse attenuanti, i suoi avvocati ricorrono in Cassazione e la Cassazione (III sezione penale) dice che le attenuanti devono essere riconosciute perché la sentenza parla di stupro ripetuto, mentre la ragazzina sarebbe stata violentata una sola volta (quella del rapporto orale) e in secondo luogo perché la ragazzina appare esperta e capace di ”orientare il rapporto”. Dunque, secondo la Cassazione, Marco T. è un violentatore, sì, ma fino a un certo punto. naturalmente scoppiato il finimondo perché la III sezione sembra suggerire che l’illibatezza o meno della violentata sia questione rilevante nella valutazione della colpa. Vale a dire: se una donna non è più vergine, la violenza carnale è meno grave. La sentenza non finirà nel massimario, che raccoglie solo i princìpi validi nell’orientamento di tutti i processi. La protagonista della storia adesso ha 22 anni e vuole farsi una famiglia, trovare un lavoro ed essere dimenticata. Marco T. e la madre della ragazza hanno intanto avuto due figli, respingono ogni addebito e la madre fa anche sapere di avere ritirato la denuncia presentata a suo tempo. Però dei suoi cinque figli quattro le sono stati tolti e affidati o a case d’accoglienza o a famiglie disposte ad adottarli.

Giustizia. L’avvocato inglese David Mills testimoniò nel 1997 e nel 1998 in due processi che vedevano coinvolto Berlusconi e, rispondendo abilmente, gli evitò - secondo una sua espressione - tutte ”le curve pericolose”. Per questo avrebbe ricevuto in regalo, dallo stesso Berlusconi, 600 mila dollari (diciamo un miliardo di lire), che avrebbe però nascosto al fisco inglese. Il fisco inglese, adesso, avrebbe scoperto tutto il giro e, in questo modo, avrebbe dato ai pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo la possibilità di rinviare a giudizio il premier per corruzione di testimone. I due prenderanno una decisione tra 20 giorni. Intanto Berlusconi si dichiara innocente e i suoi difensori, mentre elencano la lista molto lunga di processi intentati da De Pasquale-Robledo e conclusisi con un buco nell’acqua, mettono in evidenza il fatto che una storia tanto vecchia esce fuori, guarda caso, a un mese dal voto. Da ultimo, Mills ha smentito la testimonianza delle ”curve pericolose” dichiarando che gli è stata estorta.

Malagiustizia. Secondo una ricerca Eurispes, in Italia negli ultimi cinquant’anni, ci sono state 4 milioni di vittime di malagiustizia.

Punto. L’auto più venduta nell’Europa occidentale a gennaio è la Grande Punto, con centomila esemplari. La Fiat non otteneva un risultato così lusinghiero da dieci anni.

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