Mario Sconcerti, ཿLa Gazzetta dello Sport 24/2/2006;, 24 febbraio 2006
«Non è vero che gli arbitri non amano essere discussi. Adorano partite incerte, situazioni oscure e moviole al limite del comprensibile
«Non è vero che gli arbitri non amano essere discussi. Adorano partite incerte, situazioni oscure e moviole al limite del comprensibile. Quello che non amano è avere torto. Dieci moviole vinte fanno di un arbitro uno dei personaggi più famosi d’Italia. E questa resta l’unica vera ambizione che spinge verso questa professione» (Mario Sconcerti).