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 2006  febbraio 23 Giovedì calendario

CARPI

CARPI Umberto Bolzano 21 maggio 1941. Politico. «Vive a Crespina, di cui è sindaco, in provincia di Pisa. Insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa. Da studente era estremista, ora un po’ meno. Senatore Ds per due legislature fino al 2001, sottosegretario all’Industria e commercio dal 1996 al 1998 [...]»(’diario” 5/12/2003 - La meglio gioventù - Accadde in Italia 1965-1975) • «[...] considerato il ”terrore” dei petrolieri. Da anni martella con precisione chirurgica sempre sugli stessi tasti, i prezzi ”inauditi” dei carburanti, l’inefficienza della filiera, le improvvise bolle speculative. Parrebbe quasi un’ossessione, la sua, se non fosse che è invece il prodotto di uno studio costante, della passione di un uomo dalle molte vite, già comunista filosovietico cossuttiano, poi diesse, docente e preside della facoltà di Lettere della Normale e ora appassionato di due universi piuttosto incomunicabi-li, Dante e il petrolio. Carpi, già sottosegretario all’Industria, è il consulente di Pierluigi Bersani e in questa veste ha collaborato alla prima ”lenzuolata” di liberalizzazioni. [...] Bolzanese di nascita, ma pisano d’adozione, Carpi si iscrive al Pci a 15 anni, nel ”56. Il ”68 lo vede protagonista, ”ma non dalla parte dello spontaneismo”. In quel periodo conosce bene Adriano Sofri, ”eravamo matricole insieme”, e un giovanissimo Massimo D’Alema. Convintamente filosovietico e cossuttiano, spedisce uno dei suoi figli a studiare a Mosca: ”Non sono pentito di nulla. Ho commesso molti errori di valutazione nel passato, ma l’importante è ripensarli criticamente. Quanto a mio figlio, ho fatto benissimo: ora è uno dei più noti slavisti italiani”. Nel ”94 viene eletto senatore per Rifondazione comunista e subito abbandona il posto all’università, rinunciando alla doppia pensione in omaggio a quel rigore morale che anni fa andava di moda a sinistra e che ora pare un ricordo lontano. Poi gli anni passano, le certezze crollano e durante il governo Dini, abbandona Bertinotti. Nel ”96 è sottosegretario all’Industria, proprio con Bersani, che ritrova [...] al ministero. ” un amico, interprete di quella tradizione riformista emiliana, prampoliniana. Peccato che non sia potuto scendere in campo per il Partito democratico”. La sua carriera politica va di pari passo con quella di studioso. Carpi diventa docente di letteratura italiana e poi preside della Facoltà di Lettere della Normale. Scrive diversi saggi sul rapporto tra letteratura e politica, tra cui uno su Montale e il fascismo. Anche quando abbandona l’università per la politica, non molla mai gli studi. La sua passione più recente è la storia e la letteratura del periodo giacobino. E il petrolio? Cosa c’entra con un letterato e ”impenitente storicista” [...] ”Guardi che uno apparentemente estraneo alla materia le cose le vede più lucidamente: la migliore riforma fatta finora, quella del mercato elettrico, ha visto tra i protagonisti, oltre a me, Bersani, laureato in Filosofia del cristianesimo, Franco Tatò, laureato con una tesi su Weber e Chicco Testa, laureato con una tesi su Hegel”» (Alessandro Trocino, ”Corriere della Sera” 10/8/2007).