Vittorio Da Rold, Il Sole - 24 Ore 22/2/2006, pagina 52., 22 febbraio 2006
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita indiana, portandole dal precedente 6,5 per cento al 7,6 per cento per il 2005
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita indiana, portandole dal precedente 6,5 per cento al 7,6 per cento per il 2005. Inoltre se ci sarà un’accelerazione delle riforme può arrivare a uno sviluppo del 10 per cento, come la Cina. L’obiettivo prioritario è quello di ridurre il debito pubblico mentre occorre aumentare la pressione fiscale e rivedere le priorità nelle spese. Con i risparmi ottenuti da questa manovra fiscale il Governo indiano dovrebbe ficalizzarsi sulla costruzione o l’ammodernamento dlle infrastrutture di base e dare più slancio alla lotta alla povertà. Elemento di fragilità in questa crescita è il peggioramento del deficit esterno che a causa dell’import di petrolio, prodotti e servizi ha raggiunto quota -0,9 per cento del Pil e si prevede che raggiungerà -3 per cento l’anno prossimo. Questo per gli occidentali non è un elemento negativo se guardato in prospettiva: l’India non solo esporta beni e servizi ma sta anche diventando un mercato che acquista dall’estero.