Andrea Scanzi, La Stampa 22/2/2006, 22 febbraio 2006
Lei è riservato, timido, vive ancora a Correggio. Eppure sul palco si trasforma. «Non me lo spiego
Lei è riservato, timido, vive ancora a Correggio. Eppure sul palco si trasforma. «Non me lo spiego. Sul palco mi sento a casa, sicuro. Divento impudente, la vivo come un’emozione ”fisica”, me ne frego della perfezione tecnica. Forse ha a che fare con la compressione. Nella vita privata mi comprimo, sul palco tolgo il coperchio» (Luciano Ligabue)