Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  febbraio 21 Martedì calendario

Nella casa di reclusione "La Felicina" di Saluzzo (Cuneo) è stato messo in piedi il primo telegiornale al mondo fatto tutto dai detenuti

Nella casa di reclusione "La Felicina" di Saluzzo (Cuneo) è stato messo in piedi il primo telegiornale al mondo fatto tutto dai detenuti. La redazione è composta da dieci persone: due capi struttura, tre che si occupano della rassegna stampa, un redattore sportivo, due detenuti marocchini che leggono la rassegna stampa in arabo, due che le leggono in albanese. Poi ci sono il cameraman e il montatore. Per fare il tg i redattori non dispongono di agenzie e Internet, ma hanno solo una mazzetta di cinque giornali che vengono portati dagli educatori. Il telegiornale si chiama "Rassegna in...", viene trasmesso a circuito chiuso in tutte le celle alle 15.30 e dura mezz’ora. Prima si riassumono le notizie dei giornali, poi vanno in onda servizi sulla vita del carcere, aggiornamenti di legge, curiosità. Il Comune ha versato 1.506 euro per parte dell’attrezzatura, la redazione lavora dalle 9 alle 11 di mattina e dalle 13 alle 16 nel pomeriggio, rinunciando alle ore d’aria. Il progetto è quello di passare dal tg a una programmazione con palinsesti e trasmissioni regolari. I detenuti redattori hanno chiesto cassette e dvd alla biblioteca, ma vorrebbero anche abbonarsi a Sky per poter registrare e selezionare i programmi. Uno di loro spiega: «Penso a documentari e film d’autore, mentre oggi i detenuti si rimbambiscono di reality».