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 2006  febbraio 20 Lunedì calendario

Mayer Walther

• Nato il 17 marzo 1957. Sciatore di fondo. Poi mago del doping. Arrestato durante le Olimpiadi di Torino 2006. «Nel 1980 ha vinto la Vasaloppet, nel 1983 si è imposto nella Marcialonga. Ha disputato l’Olimpiade di Sarajevo e i campionati del mondo del 1978 e dell’82. Da anni è il guru del fondo austriaco. Sotto la sua guida l’Austria ha ottenuto la prima medaglia nel fondo ai Giochi di Nagano e la sensazionale vittoria in staffetta ai Mondiali di Ramsau nel ’99. ”Hanno vinto davvero questi idioti”, fu la dichiarazione di Mayer dopo quel primo trionfo dello sci di fondo austriaco. [...] Dal 1999 al 2002 è stato direttore tecnico del fondo e del biathlon austriaci. affiorato agli ”onori” della cronaca ai Giochi di Salt Lake City. Nella casa dove alloggiava insieme a due fondisti, il figlio Marc Mayer e Achim Walcher, fu trovata un’attrezzatura per le emotrasfusioni. In conseguenza di questo il Cio lo ha squalificato per due Olimpiadi, quella di Torino e quella di Vancouver nel 2010, mentre la Fis lo ha squalificato a vita. Anche Marc Mayer e Achim Walchereranostati squalificati per sei mesi dalla Fis, ma poi il Tas, Corte d’Appello, aveva cancellato i sei mesi, mantenendo solo la squalifica a Salt Lake City. [...] lasciata la federazione, aveva adito le vie legali. Nel 2003 il tribunale di Innsbruck gli aveva dato ragione, costringendo la federazione a reintegrarlo. Attualmente è ”Sportlicher Leiter Langlauf Biathlon”, cioè il responsabile del settore fondo e del biathlon. Il direttore sportivo del fondo Markus Gandler è una sua creatura. Benché squalificato, Mayer era di fatto la mente che dirigeva quei due settori. ”Lui ci motiva”, per dirla con le parole di Gandler, l’attuale direttore tecnico delle squadre austriache di fondo e biathlon. [...] Così, anche se non poteva essere accreditato, da qualche giorno era nella casa di San Sicario ed è stato visto a bordo pista nelle gare di biathlon. Pur non potendo figurare nella delegazione per la squalifica, era pienamente operativo. [...]» (’La Gazzetta dello Sport” 20/2/2006). «[...] un passato da discreto agonista nello sci e nel biathlon, è il tecnico che ha inventato lo sci di fondo in Austria. [...] La prima, storica medaglia a Nagano ’98. Il sorprendente oro nella staffetta ai Mondiali di Ramsau ’99. Un crescendo di prestazioni e risultati culminato con altre due medaglie all’Olimpiade di Salt Lake City 2002. Dal nulla. Sospetti, chiacchiere, ma nessuna prova. L’equivoco tra il bravo coach e l’abile stregone è crollato ai giochi di Salt Lake City, terremotati dal caso doping della Russia (Lazutina e Danilova) e della Spagna (Muehlegg) nel fondo. Nella casa degli austriaci a Soldier Hollow, sito dello sci di fondo all’Olimpiade americana, furono trovati sacche di sangue e prodotti dopanti. Il bluff era smascherato: Mayer praticava la vietatissima autoemotrasfusione ai suoi atleti. Forse non era l’unico colpevole e certamente altri, nella squadra e nella federazione, sapevano. Ma fu Walli a pagare per tutti. Squalifica a vita della Federsci internazionale [...]» (Gaia Piccardi, ”Corriere della Sera” 20/2/2006).