Hanno Rauterberg, L’espresso 23/2/2006, 23 febbraio 2006
"Ho bisogno dell’incertezza, di non sapere. Un po’ come quando ci si esibisce davanti a un pubblico
"Ho bisogno dell’incertezza, di non sapere. Un po’ come quando ci si esibisce davanti a un pubblico. Prima di cominciare non si può sapere come andrà. Ecco perché quando entro nel mio studio preferisco essere come un foglio bianco. Il guaio è che molte volte lo sono anche al momento di uscirne" (Rauschenberg)