Fabrizio Caccia, ཿCorriere della Sera 2/4/2004, 2 aprile 2004
Adesso. "E adesso? ”Adesso - dice il cardinale Walter Kasper, 72 anni, tedesco di Stoccarda, uno dei 118 porporati che tra pochi giorni entrerà in Conclave - non dovrà contare la geografia del mondo per scegliere il nuovo pontefice romano
Adesso. "E adesso? ”Adesso - dice il cardinale Walter Kasper, 72 anni, tedesco di Stoccarda, uno dei 118 porporati che tra pochi giorni entrerà in Conclave - non dovrà contare la geografia del mondo per scegliere il nuovo pontefice romano. Non dovrà contare affatto la geopolitica. Il nuovo Papa, innanzitutto, dovrà essere ”simpatico”, come lo è stato Wojtyla. Servirà questo alla Chiesa del futuro”. ”Vogliate capire quello che dico - spiega il cardinale -. Dovrà essere un Papa con una bella faccia, con un volto. Non importa che venga dall’America Latina, che sia tedesco, italiano o dell’Est europeo. Quello che importerà veramente è che sappia dialogare con i giovani, con la gente, come ha dialogato Wojtyla. Un Papa che parli anche con i documenti, certo, con i discorsi, con i libri, ma soprattutto che si mostri al mondo con la sua faccia autentica, con la sua sofferenza, con la sua vita umana. Questo voglio dire. Come Wojtyla. Un Papa che incarni, che testimoni direttamente il Vangelo”".